LADISPOLI – L’allarme scattato ieri sera alle 21.30. Una lite furibonda in casa tra madre e figlio, che poco prima era evaso dai domiciliari e l’aveva raggiunta per aggredirla. Quando i carabinieri sono intervenuti sul posto perché chiamati dai vicini di casa, hanno sfondato la porta di casa facendo uscire la donna. Il 38enne, C.A., queste le sue iniziali, a quel punto ha aggredito i militari della compagnia di Civitavecchia e della stazione di Ladispoli e si è barricato nel bagno sporgendosi sul davanzale della finestra minacciando di compiere il gesto estremo dal terzo piano della palazzina del Messico perché sostanzialmente non voleva andare in carcere. Dopo 4 ore di trattative serrate l’uomo si è poi arreso. A dar manforte alle tre pattuglie dei carabinieri, anche un mediatore del comando provinciale di Roma. Il 38enne dovrà difendersi dalle accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed evasione. Ora si trova nuovamente agli arresti domiciliari. Circa un anno fa era scattata l’ordinanza restrittiva per aver fatto parte di una banda “specializzata” nell’estorsione e nello spaccio di sostanze stupefacenti. Sul posto, oltre ai carabinieri che sono stati abili a far desistere l’uomo dal folle gesto, anche due ambulanze del 118 e i vigili del fuoco con diverse squadre e con l’autoscala.