Il settore della climatizzazione non conosce crisi, stando ai dati diffusi da Assoclima, l'associazione di categoria che raccoglie i principali produttori di apparecchi refrigeranti. Durante l'estate del 2021, infatti, le vendite di apparecchi hanno registrato un aumento medio del +6% per i sistemi monoblocco e un +21% per quelli multi split.
I consumatori sono attenti ai prodotti meno inquinanti e, anche grazie agli incentivi messi in campo dal Governo, tendono ad acquistare condizionatori di ultima generazione che siano in grado allo stesso tempo di ottimizzare i consumi e far risparmiare qualcosa in bolletta. Fra questi spiccano i prodotti senza unità esterna, opzione a volte obbligata a causa di particolari vincoli architettonici, altre volte dettata da una preferenza di tipo estetico.
La scelta del modello di condizionatore senza unità esterna più adatto alle proprie esigenze non è così immediata e molto dipende da una serie di fattori quali la dimensione dell'immobile che dovrà essere raffreddato. Al giorno d’oggi, in ogni caso, è possibile trovare un’ampia varietà di scelta anche sul web, rivolgendosi ai portali e-commerce specializzati nella vendita di impianti di climatizzazione.
Sullo store online di Climamarket, www.climamarket.it, ad esempio, si possono trovare numerose offerte per quanto riguarda i condizionatori senza unità esterna appartenenti ai migliori marchi del settore.

Perché scegliere un condizionatore senza unità esterna
Il motivo principale che porta alla scelta di un condizionatore senza unità esterna è quello legato ai vincoli di natura architettonica e paesaggistica che possono riguardare alcuni immobili di particolare pregio.
A causa della loro storicità o di particolari meriti estetici, gli edifici tutelati dalla Sovrintendenza alle Belle Arti non possono essere modificati e, soprattutto, non possono essere oggetto di interventi che ne modifichino la facciata originale.
Ne consegue che l'installazione di un condizionatore tradizionale, con il motore posto al di fuori delle mura, è totalmente esclusa: per questo motivo i proprietari degli immobili soggetti a vincolo devono necessariamente orientarsi verso sistemi senza unità esterna. In questo caso, infatti, il compressore viene collocato direttamente all'interno della macchina in un unico blocco, la quale viene installata dentro l'ambiente.
Questi prodotti, che devono essere collocati necessariamente lungo le pareti perimetrali, hanno comunque bisogno di un collegamento verso l'esterno. Per funzionare deve essere praticato un foro che mette in comunicazione, appunto, il condizionatore con l'ambiente esterno, in modo da consentire il corretto scambio d'aria. L’apparecchio preleva l'aria calda da fuori, la raffredda utilizzando lo speciale gas refrigerante collocato all'interno della macchina, e infine espelle l'aria fredda dentro la casa e quella calda al di fuori.

Condizionatore senza unità esterna: quale scegliere
Il primo fattore da considerare quando si deve decidere di installare un impianto di refrigerazione senza unità esterna è sicuramente l'ampiezza del luogo da raffreddare. A seconda dei metri quadri a disposizione, infatti, ci si orienterà verso un prodotto più o meno potente.
L'unità di misura da considerare è il BTU (sigla che sta per British Thermal Unit), la quale indica la capacità di raffreddamento di un apparecchio: più è grande, più la macchina sarà potente.
In linea generale, gli esperti consigliano di scegliere un condizionatore senza unità esterna di potenza non inferiore a 10.000 BTU per raffreddare un ambiente pari a 20-30 mq, mentre per stanze più piccole, pari a circa 15-20 mq, si può optare per prodotti con 8.000-9.000 BTU di potenza.
In caso si abbia la necessità di raffreddare vani di piccole dimensioni (5-10 mq), si potrà scegliere un apparecchio da 5.000 BTU. Inoltre, occorre tenere presente che tutti i dispositivi sfruttano la tecnologia Inverter e che sono più grandi rispetto ai condizionatori con unità esterna.