Prosegue senza sosta la corsa al girone Nazionale del campionato di rugby Under 19 dei gemelli civitavecchiesi Gabriele e Flavio Schiavi. Con la vittoria di domenica sul campo del Livorno, la compagine del Colorno (Parma) chiude al primo posto a punteggio pieno e imbattuta, accedendo così alla semifinale per il Trofeo degli Appennini, che si giocherà a Colorno domenica primo maggio, per poi accedere al Girone Nazionale finale dove si confronteranno le miglio 8 squadre a livello italiano Under 19. Al primo anno a Colorno (che nella top 10 ha sfiorato per un soffio i playoff piazzando la squadra, guidata dal duo Casellato Frati, al quinto posto), i gemelli Schiavi, nati rugbisticamente nel Crc Civitavecchia, cresciuti nella Rugby Roma Olimpic e passati per due anni al Cus Milano Rugby chiamati da Diego Dominguez, stanno vivendo una stagione d'oro. Nonostante gli infortuni accorsi, soprattutto per il mediano d'apertura Flavio, reduce da una microfrattura al piede, i gemelli Schiavi sognano una possibile finale scudetto.A 19 anni e mezzo, lontani da casa da 3 ed ormai universitari, hanno trovato un collettivo ed una società che li sta facendo crescere non soltanto tecnicamente e fisicamente ma anche socialmente. Un progetto importante e seguitissimo quello del Colorno Rugby 1975 che punta in alto, non solo nello sport ma anche nel sociale con tantissime iniziative.
«Siamo felicissimi di essere approdati qui a Colorno - dichiarano Flavio e Gabriele Schiavi - e ringraziamo tutta la società, dal director of rugby Stefano Romagnoli, al presidente Stefano Cantoni, al nostro coach Cristian Prestera e a Pippo Frati che ci ha fatto arrivare qui da Milano. Un grazie sentito a tutti i nostri allenatori e preparatori atletici e ai nostri fisioterapisti che ci seguono ogni giorno. Siamo stati accolti subito bene da tutto il gruppo. Un gruppo veramente solido e monolitico fatto di ragazzi che, come noi vengono da lontano, da chi è in Accademia a Milano, dai nazionali Under 18, Under 19 e Under 20. Tra noi non esistono differenze perché viviamo il rugby 24 ore su 24, ogni giorno della settimana. Viviamo insieme nelle abitazioni messe a nostra disposizione dalla società. Insomma, cresciamo insieme e abbiamo la possibilità di vivere anche una vita sociale con chi è in Top 10. E non solo del Colorno ma anche delle Zebre, del Viadana, del Valorugby. Viviamo di rugby e per il rugby. Abbiamo scelto questa vita e sappiamo di essere fortunati rispetto a tanti altri ragazzi. Di questo dobbiamo ringraziare la società che ha permesso questo e che ha sempre creduto in noi: la Rugby Roma Olimpic 1930. Senza di lei non saremmo andati a Milano e non saremmo oggi a Colorno. Abbiamo ancora - concludono i gemelli Schiavi - un anno di Under 19 e ci servirà per acquisire esperienza maggiore e affinare la tecnica. Ovviamente speriamo di restare a Colorno ancora a lungo. Per ora ci godiamo questo momento magico e incrociamo le dita. E ringraziamo i nostri genitori che ci hanno permesso di seguire questa strada seguendoci continuamente. Anche a tanti chilometri di distanza».
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