ALLUMIERE - C'era praticamente tutto il paese di Allumiere ieri pomeriggio nella chiesa Maria SS Assunta in cielo che non è riuscita a contenere l'enorme folla di gente venuta anche da Civitavecchia e dai comuni limitrofi per partecipare al funerale del grande storico, poliedrico uomo dalle mille attività e iniziative, scrittore di successo, eccezionale uomo e ideatore del Palio delle Contrade, Riccardo Rinaldi. Riccardo nella sua vita ha fatto di tutto portando in alto Allumiere e ha dato vita e linfa a tante associazioni di vario genere.

Era un uomo eclettico e dalle mille passioni e sapeva coinvolgere e spronare. Riccardo è stato e rimarrà il simbolo del paese che tanto ha amato e che tanto si è speso per promuoverlo sotto ogni aspetto. Non si poteva restare indifferenti davanti a lui perché sapeva affascinare e stupire e ogni volta che ci allontanava, dopo aver parlato con lui, ci si ritrovava diversi e più ricchi. Sapeva accogliere e riusciva a infondere in tutti l'amore per Allumiere, per la cultura, per l'associazionismo. È stato jn marito, un padre, un nonno eccezionale: amava infinitamente la sua famiglia ed era orgoglioso di ognuno dei suoi cari. Era affabile, pieno di vita, energico, schietto, tosto e con quella tigna tipica di ogni allumierasco. Sapeva far valere le sue idee e lottava come un guerriero per portare a termine i suoi obiettivi. Ha saputo lasciare un segno indelebile in tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato. Per questo ieri hanno voluto tutti porgere a Riccardo l'estremo saluto. I membri della maggioranza e dell'opposizione erano presenti insieme al sindaco Antonio Pasquini con la fascia tricolore e con loro c'erano i volontari della Prociv e della Cri; gli  Amici della Musica; i carabinieri e i vigili urbani; gli sbandieratori e gli esponenti di tutte le Contrade con la presidente dell'Asso Contrade, Tiziana Franceschini. Non hanno voluto mancare all'appuntamento gli ex sindaci Cammilletti e Battilocchio, l'ex segretario comunale Pietro Lucidi, l'ex sindaco di Tolfa Luigi Landi, l'onorevole Alessandro Battilocchio, gli esponenti del Psi, i docenti della Flavioni (colleghi della figlia Antonella). Presenti anche i rappresentanti di tutte le associazioni del territorio.

Il sindaco Pasquini ha espresso il cordoglio dell'amministrazione comunale e del paese: "Allumiere si stringe intorno a te, Riccardo. Il 20 aprile 2022 diventerà una data commemorativa per la nostra comunità che in te ha sempre visto un faro. Con grande senso di appartenenza, hai amato e guidato Allumiere nel futuro facendo tesoro della sua storia, cultura e identità. Tra le tante tue iniziative di impegno politico, civico e sociale, tra le varie presidenze nelle tante associazioni, resterai sempre il padre del Palio delle Contrade, per questo, fin da oggi, l’amministrazione comunica che il Palio dell’anno 2022 sarà dedicato a te. In questi cinque anni, la tua costante presenza nel mio ufficio mi ha reso fiero ed onorato di averti avuto accanto: ricordo con immenso piacere il giorno dopo l’insediamento, mi hai portato il foglietto degli impegni che dovevo portare avanti e noi, ad esso, ci siamo ispirati. Mi hai trasmesso passione, amore ed il grande senso di appartenenza per il nostro paese. L’importanza di esporre la bandiera del Comune sul balcone, a sottolineare sempre che i 5 monti più alti del territorio sono di Allumiere. Erano semplici atteggiamenti che trasmettevano però la tua linea ferma e indiscutibile: Allumiere è unica, inconfondibile e non va mai messa in discussione, va solo amata. Mi hai onorato, donandomi il bottone da giacca con lo stemma del comune di Allumiere e io lo porterò sempre con fierezza, simbolo della tua costante vicinanza. Sei stato l’emblema, la guida e la pietra d’angolo della mia amministrazione e di tutti noi. Nei giorni di pandemia hai sfidato il covid dandoci un messaggio di grande forza. Raccontavi sempre la storia di Allumiere e le tante sue sfaccettature insegnandoci a guardare al futuro nell’interesse della comunità e ora, tra gli angeli, continuerai a guidarci. Con i tuoi studi e i tuoi tanti scritti hai costruito, parola per parola, la memoria collettiva di tutta Allumiere. Mi mancherai tanto e mancherai ad ogni cittadino di Allumiere che qui oggi rappresento. Grazie Riccardo".

Il funerale è stato accompagnato dagli Amici della Musica, che hanno suonato la marcia funebre di Chopin. Da Tarquinia è venuto pure don Augusto Baldini, il quale ha officiato la Messa insieme al parroco don Roberto Fiorucci. Riccardo Rinaldi è spirato mercoledì sera nella sua casa e ieri la sua salma è stata portata in chiesa passando in mezzo a tanta gente in lacrime. Tutto il paese si è fermato. Durante la messa il parroco don Roberto e don Augusto hanno reso omaggio a Riccardo con parole toccanti. Al termine della cerimonia funebre il feretro è stato trasportato dalla chiesa al carro funebre tra ali di folla e soprattutto tra le bandiere svolazzanti del gruppo di sbandieratori (uno per ogni Contrada). Per salutare Riccardo l'applauso scrosciante di tutto il paese. Come è tradizione tutti hanno seguito il carro a piedi fino al crocifisso.

Da rilevare la toccante lettera scritta dal nipote di Riccardo: "Era un vecchio bambino; era un fiume in piena quando raccontava, e io rimanevo sempre molto affascinato sia dal suo modo di esporre, ma soprattutto dalla quantità di particolari, aneddoti, dettagli che riusciva a tirar fuori nei suoi racconti sulla storia di Allumiere, sempre e rigorosamente sfornati tutti a memoria. Grande il suo impegno nella musica di cui era grande appassionato e cultore era anche un talentuoso organizzatore di viaggi. Riccardo era un po’ vecchio saggio, un po’ bambino, un po’ colto e un po’ stralunato: un personaggio raro". L'assessora alla Pubblica Istruzione, Tiziana Cimaroli li ricorda così: "Questa è un'altra di quelle notizie che non avrei mai voluto sentire. Riccardo era un faro, un pilastro, un papà per tutti noi di Allumiere. Era il nostro storico, un archivio vivente, il custode di una memoria collettiva del nostro Novecento. È stato per anni collaboratore del Messaggero, ma la gente lo ricorda soprattutto per il suo incarico di sindaco -  durante il quale inventò il "Palio delle Contrade" - per aver fondato il circolo culturale "L'agrifoglio", con l'omonimo periodico  e per aver portato in collina la sezione locale della Croce Rossa, di cui è stato tanti anni presidente. Era sicuramente un personaggio, di un acume notevole, uno che ha sempre messo l'impegno civico al primo posto. Era innamorato della sua Allumiere e l'ha sempre valorizzata a 360 gradi. In tanti anni di condivisione, non l'ho mai sentito dire una parola fuori posto o mai visto perdere la pazienza. Sempre garbato, positivo e propositivo, lo ricorderemo tutti come un gran signore. Sentite condoglianze alla famiglia, ma anche alla nostra comunità, che perde un altro importante perno".

L'assessora alla Cultura e Pari Opportunità Brunella Franceschini commenta cosi: "Mi ha sempre colpito il suo sguardo, sempre rivolto verso il futuro. Fiero delle proprie radici, profondamente innamorato di Allumiere, di cui conosceva ogni piccolo angolo. I suoi scritti, costruiti minuziosamente, raccontano il vissuto della nostra comunità, a 360°. Ha costruito, parola per parola, la memoria collettiva della nostra comunità e per questo tutti dobbiamo essergli grati. Coltivare e avere cura del proprio passato per costruire il futuro: questo credo sia l’insegnamento più importante che ci ha lasciato. Grazie Riccardo". Il vice sindaco Manrico Brogi invece scrive: "Per Il tuo entusiasmo da eterno bambino. Per la tua conoscenza e il tuo amore infinito per Allumiere. Per la bellezza fiorita dai semi che hai piantato. È così che ti ricorderemo, caro Riccardo. È stato bello ascoltarti".

Karyn Minerva: "Non ho mai conosciuto una persona più innamorata di un luogo così come lo era lui della sua Allumiere. La sua era una mente aperta alla conoscenza, moderna ed estremamente vivace. Il dolore della tua famiglia oggi è anche un po' il nostro". Il consigliere di opposizione Alessio Sgriscia: "Se ne va la memoria storica del nostro paese, l'eterno "fanciullo" che attraverso i suoi aneddoti ci ha fatto viaggiare nel tempo e ci ha portato a spasso nella storia di Allumiere. Otre a tutto quello che ha rappresentato per la comunità e per le associazioni é stato un caro amico con il quale ho condiviso serate magnifiche e momenti indimenticabili. Ciao Riccà. Ci hai fatto capire in fondo che non si é mai troppo "vecchi" per stare in giro e al passo coi tempi. Io, cercherò di tenere vive nel profondo cuore le tue parole". Nella nota del PD di Allumiere si legge: "Riccardo è stato uno storico appassionato e punto di riferimento della comunità allumierasca. Parola per parola ha costruito la memoria collettiva della nostra comunità, contribuendo a promuovere una vera e propria cultura identitaria allumierasca. Sindaco negli anni ‘60, la sua vita è stata vissuta a pieno, con un vivo e continuo impegno civico, politico e sociale. Ha vissuto con onestà, passione e curiosità, fino alla fine, trasmettendo a tutti noi, soprattutto alle giovani generazioni, un autentico sentimento di amore per il paese di Allumiere. Il PD di Allumiere si stringe attorno al dolore della famiglia di Riccardo Rinaldi. Allumiere oggi piange uno dei suoi figli migliori".

L'Anpi Allumiere lo ricorda così: "Parlare di Riccardo Rinaldi è come parlare di Allumiere, questo perché la sua vita si è intrecciata fortemente con il senso di appartenenza alla nostra comunità. Riccardo è stato fino ad oggi ancora ricordato come “il Sindaco” di Allumiere, nonostante lo sia stato negli anni 60, perché ha saputo incarnare l’essenza dell’allumierasco, l’amore per gli animali in particolare l’asino e il Palio che fu una sua brillante idea, l’amore per la musica bandistica, l’amore per la storia locale e gli aneddoti non dimenticando la vena ironica tipica della gente di Allumiere, l’amore per la politica. Sul palazzo del Comune di Allumiere vi è una targa che fu affissa il 25 Aprile 1965, in ricordo dei 24 deportati di Allumiere ad opera dei nazifascisti nel 20° anniversario della liberazione, che fu inaugurata nella legislatura in cui fu Sindaco con una grande e sentita manifestazione pubblica. Nell’ultimo incontro, anche con Antonella, ci chiedeva la tessera dell’ANPI, la sua determinazione a partecipare era quella di un ragazzo, in effetti questo ragazzo di 94 anni ci ha dato una lezione di vita.La Sezione ANPI di Allumiere nel manifestare cordoglio per la perdita del caro Riccardo esprime la sua vicinanza ai familiari in particolare alle figlie Anna e Antonella"