CERVETERI - «Mentre Tarquinia nel triennio 2017 - 2019 ha avuto una crescita di visitatori da 93.588 a 104.8534 visitatori nel 2019, purtroppo per la Necropoli di Cerveteri non possiamo dire la stessa cosa in quanto dal 2017 al 2019 vi è stato un numero inferiore di visitatori sia in partenza, sia nel triennio: si è passati da 64.992 a 62.006». A puntare i riflettori sul grande potenziale non sfruttato della Necropoli della Banditaccia è il consigliere comunale di Ladispoli di Fratelli d'Italia, Giovanni Ardita. Per l'esponente del partito della Meloni, la decrescita non può essere attribuita alla crisi economica perché allora lo stesso discorso «dovrebbe valere per entrambe le realtà» e non solo per quella di Cerveteri. Si tratta dunque di "dinamiche" politiche e amministrative. «La politica a Tarquinia - ha detto Ardita - ha investito sul turismo, sull'incentivazione delle strutture ricettive turistiche. Recentemente a Tarquinia sono stati costruiti nuovi alberghi, al contrario a Cerveteri in 20 anni non si è riusciti a costruire un albergo a una stella. Se è vero che d'altra parte Tarquinia è molto vicina al porto di Civitavecchia, Cerveteri vanta anch'essa una posizione strategica di tutto rispetto se non migliore: 20 minuti da San Pietro, 30 minuti dall'aeroporto di Fiumicino e meno di 20 minuti di autostrada per raggiungere il porto di Civitavecchia». Per Ardita, grazie al candidato sindaco del centrodestra Gianni Moscherini, ex presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia, si potranno effettuare politiche di sviluppo in tal senso a partire dalla sottoscrizione di convenzioni «tra il comune di Cerveteri e l'Autorità Portuale. Proporremo ai turisti che scendono al porto di Civitavecchia - ha detto - di visitare prima la necropoli di Cerveteri e poi di andare a Roma o in Vaticano. "We can Cerveteri è possibile"», ha concluso.

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