Il Festival dell’Etruria meridionale approda al Teatro Traiano con il Don Pasquale di Donizetti. Un progetto ambizioso che vede la collaborazione di cinque città (Viterbo, Civitavecchia, Chiusi, Orvieto e Rieti) e dei loro teatri per portare in scena una produzione nata e cresciuta interamente sul territorio, dalla scenografia ai costumi. Il padrino del progetto è il maestro Josè Carreras. Come hanno spiegato gli organizzatori l’idea è quella di poter programmare un circuito di rappresentazione tra alcuni comuni per favorire la diffusione della cultura e ammortizzare i costi. Per il sindaco Ernesto Tedesco «si riprende la prospettiva dell’opera lirica al Traiano. Un’occasione per coinvolgere la città con il coro della Filarmonica, una realtà ben radicata sul territorio. Un’adesione di grande spessore e qualità». Il direttore organizzativo del Festival Giuliano Nisi ha spiegato: «Siamo alla prima edizione, continueremo a migliorare ogni anno. L’intenzione è quella di far crescere sempre di più questo circuito in modo da valorizzare le bellezze e le particolarità di questo territorio. Quest’anno il cast è stato scelto a Viterbo dove sono arrivati 200 ragazzi da tutto il mondo, ne abbiamo selezionati 8 per portare il scena il Don Pasquale. A Civitavecchia collaboreremo con la Filarmonica. Il Festival girerà tutta Italia». Il maestro Riccardo Schioppa, direttore della Filarmonica, ha sottolineato come si tratti di un’occasione importante per mettersi in gioco, un’opportunità e un banco di prova. «Siamo pronti». Vincenzo Ceniti, Touring club, ha spiegato di aver aderito «con grande gioia ad un richiamo del genere. Vogliamo coinvolgere tutta la cittadinanza attorno alla creazione di un’opera». Lo spettacolo sarà in scena venerdì e sabato alle 21 al teatro Traino.

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