CIVITAVECCHIA - Un fermo spontaneo, perché oggi mettere in moto i mezzi significa già rimetterci. Gli  autotrasportatori hanno lasciato i propri camion e tir fermi nei piazzali questa mattina. Una protesta spontanea e pacifica, voluta dalle imprese che operano al porto e non soltanto: interessate quelle che lavorano nel settore container, ma anche in altri ambiti, come ad esempio nelle trazione delle autostrade del mare. "Il caro carburante è solo la punta dell'iceberg: i problemi sono tanti sul tappeto e senza risposta da troppo tempo" hanno spiegato nel corso della manifestazione nei pressi del  varco nord, a cui ha preso parte anche una rappresentanza di pescatori delle marinerie di Civitavecchia e Fiumicino. Marinerie che domani torneranno in mare, dopo una settimana di blocco della pesca: "Abbiamo del gasolio fatto quando ancora il prezzo non era alle stelle - hanno spiegato - prenderemo il largo come deciso anche dalle altre marinerie, ma una volta terminato il carburante, non sappiamo cosa accadrà".

Nel pomeriggio gli autotrasportatori si riuniranno in assemblea per decidere se e come proseguire nella protesta. "Ci si accorge di noi solo quando ci fermiamo - hanno aggiunto - oggi non è a rischio l'impresa, ma l'intero tessuto sociale. Vogliamo regole certe sui tempi di pagamento e sui costi minimi della sicurezza. Così è impensabile andare avanti".

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E domani i mezzi rimarranno ancora fermi al porto: questo quanto deciso dalle imprese dell'autotrasporto.