CIVITAVECCHIA - Pescherecci ancora fermi in Darsena. Ad una settimana dall'inizio della protesta, dovuta principalmente all'aumento esponenziale del prezzo del carburante, le barche continuano a non uscire in mare. Questo significa niente pesce fresco sui banchi del mercato e nei ristoranti. Un fermo che proseguirà, a quanto pare, anche nei prossimi giorni.
Ma non è la sola categoria ad incrociare le braccia. Oggi infatti gli autotrasportatori che operano all'interno del porto non hanno accesso i propri mezzi, lasciandoli nei piazzali. Un blocco deciso dalle imprese, il 100% di quelle che lavorano nel settore container.

«La grande distribuzione - ha poi spiegato il presidente della Confcommercio di Civitavecchia Graziano Luciani - ha già avvisato che se c’è il blocco non saranno garantiti i servizi. Oggi, domani e mercoledì sarà un punto interrogativo». Luciani quindi spiega che il problema maggiore sarà per l’olio di semi che viene prodotto principalmente nell’est Europa e si sta già vendendo razionato. Per quanto riguarda il caro benzina «si tratta di aumenti insensati - ha concluso - come sottolineato anche dal ministro Cingolani». Le prospettive non sono rosee e ci si aspettano giorni di disagi.

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