MARCO GRANDE

Il primo a parlare del pareggio con l’Ossese è mister Massimo Castagnari: «È clamoroso - esordisce il coach dei tirrenici - non aver fischiato il rigore su La Rosa dopo aver segnato l' 1-0; oggi si poteva indubbiamente fare di più, anche se bisogna comunque dare merito ad un collettivo, quello dei sardi dell'Ossese, molto importante, formato da elementi ben messi in campo e che fanno la differenza. Ci può stare che incassi la rete su una palla inattiva, anche se obiettivamente poteva essere evitata. Inoltre siamo stati anche un po' sfortunati negli episodi; avremmo potuto portarci addirittura sul 2-0 ma dico fermamente che, anche se avessimo vinto 1-0 e vedendo la squadra avversaria, in Sardegna saremmo dovuti andare con la consapevolezza di giocare per segnare, non per difendere. Va fatto comunque un plauso a questi ragazzi che ogni volta sfornano prestazioni strepitose; a loro comunque non si può chiedere di più, considerando che stanno giocando ormai da mesi ogni tre giorni. Il successo di questa stagione? Il merito va dato alla dirigenza, allo staff e ai ragazzi, con i vertici che hanno progettato un'annata di successo sin da agosto. La conquista della coppa Italia regionale è obiettivamente un bel fiore all'occhiello».
Anche il numero uno dei tirrenici Patrizio Presutti applaude gli avversari: «É chiaro - afferma il Presidente nerazzurro - che essendo una partita di coppa che include il ritorno sarebbe stato meglio portare a casa i tre punti. In primis vanno fatti i complimenti all'Ossesse, veramente un bell'organico; il plauso però lo faccio anche ai nostri perché stanno giocando ininterrottamente da due giorni e con questo spiego il calo che la Vecchia ha avuto nella ripresa. Premetto che ci è stato negato un rigore clamoroso su La Rosa, ma d'altronde anche questo fa parte del gioco. Ciò che è certo è che comunque al ritorno ce la giocheremo».
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