La terza giornata di sciopero dei lavoratori di Port Mobility ha provocato trambusto nello scalo. Partecipato il presidio sotto la sede dell’Autorità di sistema portuale, per contestare le procedure di licenziamento avviate dalla società che ha indicato 26 esuberi. Presidio che, dal piazzale dell’Authority, si è portato poi al molo 21, all’arrivo della nave ro-ro, con iniziative per rallentare il traffico a varco Vespucci. Tanti i lavoratori portuali che hanno portato solidarietà alla manifestazione come quelli di Minosse, Cpc, Cilp. Presente il mondo della politica, sindaco Tedesco ed assessori, l’associazionismo. Striscioni e cori per ribadire la necessità di sedersi al tavolo, ognuno per la propria parte, e trovare una soluzione condivisa. «Noi non molliamo - hanno spiegato i sindacati - siamo testardi, vogliamo difendere i lavoratori, le condizioni ci sono. Abbiamo concluso la prima fase di mobilitazione, lunedì siriunità la cabina di regia attivata al Pincio alla quale sono stati invitati Adsp e Regione Lazio. Martedì si terrà un nuovo incontro con Port Mobility e nel frattempo abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di crisi con assessori a Lavoro e trasporti della Regione Lazio».


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