CIVITAVECCHIA - "Venerdì scorso uno dei nostri medici dell’hub vaccinale del porto ha subito l'ennesima aggressione da parte di un cittadino". Lo rende noto il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga che interviene dopo l’ennesimo, ingiustificato, episodio che vede gli operatori sanitari diventare vittime di episodi verbali e non. Grazie al rapido intervento della Polizia si è evitato il peggio.

Fortunatamente lo scorso venerdì scorso "la situazione - ha continuato Matranga - è stata controllata grazie all'intervento della sicurezza interna e delle forze dell'ordine, che ringrazio, e che prontamente sono arrivate. Per i nostri sanitari è uno dei momenti più difficili della campagna vaccinale. A loro voglio dare tutto il mio supporto e la mia solidarietà per quello che stanno vivendo. Non posso infine che condannare questi atteggiamenti e atti di violenza verbale contro professionisti che svolgono il proprio lavoro senza sosta. Abbiamo e stiamo realizzando una campagna vaccinale senza precedenti - ha concluso - grazie allo sforzo di questi impagabili dipendenti a cui va il mio grazie".

Episodi sicuramente da condannare e che, purtroppo, non sono certo isolati. Troppo spesso gli operatori sanitari diventano il parafulmine di frustrazioni, rabbia o incertezze. La memoria collettiva è troppo breve e dagli “angeli” o “eroi” nella lotta al covid si è passati, in pochi mesi, ad un clima di sfiducia alimentato dai consulti di dottor Google o a teorie, più o meno strampalate, contro vaccini e green pass.

Nello specifico l'episodio di venerdì è uno dei tanti a cui sono stati sottoposti i dipendenti degli hub vaccinali, il più recente soltanto il mercoledì precedente, con un cittadino che non era disposto a vaccinarsi e che si è introdotto nell'hub portuale accompagnato da un’amica impegnata a riprenderlo.

Nel corso del colloquio con il medico, il cittadino ha preteso di compilare lui stesso la scheda anamnestica modificandola a suo piacere e poi negando il consenso informato. Solo la fermezza e la prontezza del giovane medico hanno permesso l'arrivo degli agenti di sicurezza e della Polizia prima che la situazione degenerasse.

"Purtroppo - ha dichiarato la dottoressa vittima dell’episodio che ha preferito rimanere anonimo - ogni giorno subiamo minacce di qualunque genere da cittadini che vengono all'hub e non vogliono vaccinarsi. Ogni volta siamo costretti a chiamare la sicurezza, bloccando le operazioni. Mi dispiace soprattutto perché rallentano le operazioni di chi vuole regolarmente sottoporsi alla campagna".

©RIPRODUZIONE RISERVATA