Dopo che la Fir (Federazione Italiana Rugby) ha decretato lo stop delle attività fino a domenica 30 gennaio, con il Crc quindi che potrà continuare a svolgere soltanto le sedute di allenamento, il presidente della società biancorossa Andrea D’Angelo fa il punto della situazione dopo due settimane dall’inizio del nuovo anno.
Presidente D’Angelo, quale sarà la parte più difficile di questo 2022 per creare fiducia ed entusiasmo nel Rugby Civitavecchia?
«Siamo in un anno particolare, ma già dallo scorso anno viviamo questa pandemia che ha cambiato tutti i programmi dell’attività rugbistica e non solo, ma anche della vita quotidiana e non è facile vivere e convivere con questo virus che ha cambiato le nostre abitudini. Le attività erano state riprese ed ora di nuovo interrotte, noi come club da sempre poniamo avanti la salute dei nostri atleti e dello staff e dei loro genitori, cercando di fare attività nel massimo rispetto delle regole stabilite dai protocolli Covid-19».
Un momento difficile, in una pandemia che sembra ancora prevalere sulla vita comune e dello sport, in particolare nel rugby. Com’è la situazione all’interno del Rugby Civitavecchia?
«Da subito abbiamo rispettato tutti i protocolli, la Fir dallo scorso anno ha interrotto le attività per preservare la salute degli atleti, quest’anno ha dato un allerta sospendendo di nuovo le gare fino alla fine di gennaio, osservando l’andamento della pandemia. Il Rugby Civitavecchia sta studiando ed elaborando un piano di come riprendere le attività con la massima attenzione».
Cosa dirà quando parlerà ai seniores e ai ragazzi delle giovanili del Crc?
«La mia analisi sarà sicuramente sulla questione allenamento nel rispetto delle regole e della salute: questa sarà la mia linea guida e in particolare la esporrò ai genitori che hanno fatto e fanno dei sacrifici enormi per portare al campo i propri figli e figlie nonostante il momento di tensione. Chiaramente prima di tutto deve venire e mi ripeto la salute di tutti».
Presidente, la strategia di puntare sulla linea verde del Rugby Civitavecchia fino ad oggi ha pagato?
«Sicuramente posso affermare, utilizzando la linea verde, che abbiamo avuto ragione. Abbiamo fatto tanti sacrifici e questo è stato compreso da tutto il team. Il messaggio è stato compreso, grande spazio ai giovani, i quali insieme al consiglio e all’aiuto dei veterani sono cresciuti da tutti i punti di vista: tecnico, tattico, sportivo e psicologico. Per me sono già tutti pronti per il prossimo anno a giocare con una forte esperienza. Insomma, una linea ancora più forte degli scorsi anni».
Come presidente di tutto il movimento del Rugby Civitavecchia che messaggio vuole lasciare?
«Innanzitutto forza Crc, forza ragazzi e ragazze. Ora come ora dobbiamo avere pazienza, pensiamo soltanto alla nostra salute. Il nostro impegno come club sarà quello di mettere tutto nelle condizioni migliori per poter far tornare a giocare a rugby quanto prima i nostri atleti. Tutto questo ovviamente con l’impegno di genitori e staff, cercando di tutelare la salute di tutti con l’augurio di liberarci presto da questa pandemia».
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