CIVITAVECCHIA - "Alexander Stupor Mundi: il Colosso di Rodi". Di questo si parlerà nel prossimo appuntamento con i "Giovedì dell'archeologia" in programma il 20 gennaio e che vedrà come ospiti Filippo Coarelli (Prof. emerito Università degli Studi di Perugia) ed Eugenio Lo Sardo (già direttore Archivi di Stato di Roma). Si parlerà quindi di Alessandro Magno, del Colosso di Rodi e del Faro di Alessandria. "Alessandro Magno rese ordinario lo straordinario e lasciò un’impronta indelebile sul mondo. In dieci anni (334-323 a.C.) ampliò a dismisura lo spazio economico - spiegano dal Museo archeologico nazionale di Civitavecchia, promotore dell'iniziativa - unendo in un unico contesto l’Europa e l’Asia. Le opere che realizzarono i suoi successori, continuamente in guerra, portarono impresso il marchio del loro ispiratore e caratterizzarono un’epoca di stupefacenti progressi. Due creazioni in particolare sintetizzano quel mirabile momento: il Faro di Alessandria e il Colosso di Rodi. Di ambedue queste opere abbiamo pochissime tracce e ci si sforza continuamente di ricostruirne con fedeltà l’immagine e le funzioni. Il Faro si trova rappresentato con una certa precisione su un antico mosaico; del Colosso si hanno solo tarde e fantasiose riproposizioni. Nel Museo di Civitavecchia, invece, come indicato da insigni studiosi, si può riconoscere nella bellissima statua di Apollo Helios, trovata a Santa Marinella nella villa marittima del giurista Ulpiano, una raffigurazione, forse unica al mondo, del sublime lavoro di Carete di Lindo. Immaginata nel fuoco di un terribile assedio, quando gli abitanti di Rodi combattevano contro Demetrio Poliorcete, l’enorme statua, alta più di trenta metri, e perciò divenuta una delle Sette meraviglie, da allora in poi si erse a simbolo di libertà dei popoli. E a ulteriore scorno per l’aggressore sconfitto fu forgiata nel bronzo stesso delle terribili armi che avrebbero dovuto distruggere le difese dell’orgogliosa città. Creata per indirizzare le navi verso l’isola di Rodi ancora oggi questa mirabile statua svolge un ruolo legato alla vita del mare e accoglie i viaggiatori nel nostro porto, uno dei più grandi scali del Mediterraneo". ​

La capienza massima in presenza è di 50 posti. Obbligatoria la prenotazione con Green Pass rafforzato e uso di mascherina FFP2 . È possibile prenotare presso il Museo al numero 076623604 oppure alla mail: drm-laz.mucivitavecchia@beniculturali.it

Interverranno all'evento anche il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, il Direttore regionale dei Museo del Lazio, Stefano Petrocchi, e la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, Lara Anniboletti.