Il gioco dell’oca della maggioranza del sindaco Tedesco, dopo l’ennesimo rimpasto e lo stop dovuto più che alle letterine di babbo Natale a quelle provenienti da via Terme di Traiano, riprende da dove era tornato a novembre: Frasca e osservatorio ambientale. Ora è riconvocata la commissione consiliare per l’ennesimo tentativo di sbloccare il progetto, ma le posizioni e le parti in commedia sono chiare a tutti, da tempo.

La riqualificazione della Frasca, proposta da una “joint-venture” tra l’ex assessore all’Urbanistica Roscioni e l’assessore all’Ambiente e vicesindaco Magliani, finora trovava il sostegno di Lista Tedesco e Lega, ma non quello di Forza Italia.

I bene informati sostengono che le “alte” motivazioni che finora hanno fatto rimbalzare il progetto tra commissione e consiglio, siano legate alla sistemazione delle famose “casette” in riva al mare, che verrebbero arretrate di qualche decina di metri rispetto all’attuale collocazione sulla linea demaniale costiera, dove - è bene evidenziarlo - in certi casi sembrano oggi molto simili ad abusi su cui, in nome della civitavecchiesità e della tradizione - finora hanno tutti chiuso più di un occhio.

Lo spostamento, invece, passerebbe la palla dall’Adsp al Comune anche dal punto di vista autorizzativo e consentirebbe di sanare la situazione. Ma evidentemente c’è ancora chi, in consiglio, “vuole capire”. Con il risultato che tutto è fermo senza che si proceda né con la riqualificazione (che sarebbe a spese di Molo Vespucci, con fondi inseriti nel quadro economico della darsena traghetti e servizi e vincolati alle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente), né con una (seppure tardiva) proposta alternativa. Tutto fermo senza che da mesi Tedesco “chiami il giro” per sbloccare lo stallo.

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Rassegna stampa dal quotidiano LA PROVINCIA del 16 gennaio 2022