CIVITAVECCHIA - Sono più di 20 le candidature pervenute al Pincio per l’avviso pubblico mirato alla designazione del rappresentante del Comune nel Comitato di gestione presso l’Autorità di Sistema Portuale. Il termine per presentare i curricula è scaduto giovedì. Molti nomi noti e diversi anche meno noti e probabilmente privi delle necessarie competenze previste dalla legge, che sono poi le stesse caratteristiche richieste per il Presidente dell'Adsp. Competenze che sicuramente non mancano a Gianni Moscherini, che ha già svolto tutti i ruoli di vertice al porto di Civitavecchia, da lui stesso in gran parte realizzato. Per Moscherini, però, l'incarico potrebbe essere inconferibile, a causa del correttivo della riforma Delrio, che ha eliminato sindaci e consiglieri comunali dai comitati di gestione. Moscherini è consigliere a Tarquinia, sarebbe il primo caso in cui il problema non si pone per un eletto della massima assise della città cui spetta la designazione, ma la norma parla genericamente di “componente di organo di indirizzo politico, anche di livello regionale e locale”. E trattandosi di inconferibilità, varrebbe anche per il periodo successivo alle eventuali dimissioni da consigliere.

Tra chi ha inviato la Pec  c’è anche l’ex consigliere comunale del M5S Francesco Fortunato, già designato a suo tempo da Antonio Cozzolino, ma poi decaduto proprio per il correttivo sopra citato. Altro nome noto è quello di Oreste Spadoni, a capo di ASC.

Ancora, a presentare il proprio curriculum è stato anche l’architetto Emiliano Scotti, che ha firmato il progetto della Naval Service nella gara per il porto storico, e che secondo i rumors sarebbe gradito all’ex presidente di Molo Vespucci Pasqualino Monti, con il sostegno di parte della Lega.

Potrebbe essere il suo il nome da contrapporre alla candidatura extra civitavecchiese del noto imprenditore ittico di Gaeta Damiano Magliozzi, sbandierata da mesi da Forza Italia e, in particolare, dal coordinatore regionale del partito, il senatore Claudio Fazzone. Non è da escludere che quando si conosceranno tutti i nomi di coloro che hanno (o non hanno) inviato la pec ci possano essere altre sorprese.
Al momento, come è stato nelle ultime settimane, si profila un braccio di ferro tra i due partiti, che sarà il primo banco di prova per la maggioranza a 13 di Tedesco, che ad oggi sembra non sapere che pesci pigliare per uscire dall'impasse.