TARQUINIA - Tutti uniti nel dire no alla realizzazione del termovalorizzatore a Tarquinia. Dopo l’incontro in Regione con l’assessore con delega ai rifiuti Massimiliano Valeriani che ha messo in luce la contrarietà della Pisana e la compattezza del territorio per scongiurarne la realizzazione, anche i consiglieri regionali del territorio Silvia Blasi, Devid Porrello, Gino De Paolis, Marietta Tidei, Enrico Panunzi e Emiliano Minnucci, ora, vogliono esprimere pubblicamente la loro contrarietà, ribadita nel consiglio regionale di ieri con la presentazione di un ordine del giorno. Ma non solo. Per cercare di fermare la realizzazione dell’impianto, i consiglieri regionali prenderanno in considerazione «l’opportunità di presentare un intervento legislativo che sospenda tutti gli iter amministrativi per la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento di rifiuti. Consapevoli della gravità della minaccia di un ulteriore impianto ad alto impatto per l’ambiente e la salute della popolazione del comprensorio e condividendo appieno la preoccupazione manifestata dai sindaci e dai comitati, manterremo alta l’attenzione su questa procedura amministrativa come per le altre che incombono sul nostro territorio». Intervento, quello dei consiglieri regionali che, sebbene soddisfi anche i comitati presenti all’incontro, dall’altra parte fa sorgere delle perplessità. Proprio come evidenziato dal comitato Sole. Perplessità che riguardano le loro affermazioni circa l’impossibilità di «intervenire in alcun modo rispetto ad un iter amministrativo che dà invece la possibilità a privati, di proporre progetti come quello della A2A, senza alcuna possibilità da parte della politica di fermare sul nascere tali proposte. Ma su questo non intendiamo indietreggiare di un passo e torneremo ad incalzare l’Assessore e i consiglieri regionali affinché si impegnino ad approvare una soluzione normativa che possa dare tranquillità ai territori interessati ed interrompa i procedimenti in itinere. Resta pertanto la ferma volontà da parte del comitato e dei cittadini che si oppongono a questo nuovo attacco ad un territorio da troppo tempo martoriato da servitù tossiche, di proseguire la propria mobilitazione fino a che la politica non darà certezze ad un “NO”, finora solo pronunciato, attraverso atti concreti. Non demorderemo, la politica se ne faccia una ragione, perché siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e ne va del futuro della nostra terra». Intanto, mentre si attende l’incontro di domani a Tarquinia, organizzato dal sindaco Giulivi, dove saranno ribaditi i motivi del no alla realizzazione dell’impianto, iniziano ad arrivare anche i primi passi concreti da parte delle amministrazioni comunali coinvolte. Ad Allumiere, la giunta guidata dal sindaco Antonio Pasquini ha approvato nella giornata di ieri una delibera di Giunta per avviare le procedure per presentare ricorso al Tar del Lazio contro l'avvio del procedimento ex art. 27 bis del Codice a seguito dell'istanza avanzata dalla Soc. A2A Ambiente Spa. E sempre ad Allumiere, martedì prossimo alle 11 sarà istituito un tavolo tecnico di lavoro per la condivisione del percorso.