di FRANCESCO BALDINI



CIVITAVECCHIA - «Ci sono dalle 300 alle 350 persone nuove che accedono ai servizi diabetologi della Asl Roma 4 ogni anno». Un dato allarmante fornito dal responsabile della diabetologia dell’azienda sanitaria locale Graziano Santantonio. Numeri che preoccupano e che sono alla base della giornata mondiale del diabete che verrà celebrata domani a Civitavecchia. Un evento dedicato alla prevenzione e che mira a scovare quella persona su tre che non sa di essere affetto da questo killer silenzioso. Una giornata per offrire screening e, in collaborazione con il servizio vaccinale aziendale, vaccini. L’evento si terrà a via Terme di Traiano dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il presidente dell’Adiciv ha spiegato: «Il diabete non colpisce il singolo ma tutta la famiglia e non è curabile. Un malato di diabete in famiglia comporta un cambiamento dello stile di vita e dell’alimentazione che investe tutti. Quella di domani sarà una giornata di sensibilizzazione alla prevenzione».



Santantonio ha sottolineato l’impegno della Asl Roma 4: «Ci mette la faccia e ha trovato risorse per la diabetologia. Nel corso della giornata sarà fornito anche un questionario che sarà in grado di evidenziare il rischio di diabete nei prossimi dieci anni. Poi ci saranno le vaccinazioni antinfluenzali - ha ricordato - e ricordo che chi soffre di diabete è una persona a rischio e quindi deve vaccinarsi». Il presidente del Lions club Civitavecchia-Santa Marinella host ha detto: «Il nostro club collabora da anni per la raccolta dati. Lo facciamo nel solco del nostro motto “Noi siamo al servizio”». Il presidente dell’Andos cittadino Paola Rita Stella ha commentato: «Come associazione da sempre siamo attivi nel campo della prevenzione. Con le nostre volontarie faremo servizio di accoglienza».



Il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle ha dichiarato: «Quello del diabete è un problema gravissimo che non va sottovalutato. Un italiano su sedici ne è affetto e la nostra popolazione sta invecchiando sempre di più ma male. Nel campo della prevenzione stiamo facendo il possibile insieme alle associazioni, presto - ha sottolineato - faremo un tavolo a cui parteciperanno tutte le associazioni interessate per fare un piano d’azione. Bisogna cambiare la cultura del cibo e questa giornata è importante perché andiamo a dare un messaggio forte e deciso: iniziamo a volerci bene. Concludo ricordando che il malato ha due doveri. Il primo è di non ammalarsi e proteggersi, cosa che può fare vaccinandosi, e il secondo è di mantenere una continuità terapeutica». Rimane fondamentale l’attività fisica e tenere d’occhio eventuali campanelli d’allarme, come ad esempio piccole alterazioni della glicemia che potrebbero essere un indicatore valido. Come sempre la prevenzione è l’arma principale per combattere l’insorgenza del diabete e la giornata di domani è stata proprio pensata per raggiungere più persone possibile ed informare sui rischi di questo killer silenzioso. L’evento ha il patrocinio del Comune, dell’Opi e della Asl. Collaborano anche la Cri e la Uici.