TARQUINIA – Ricorre oggi il primo anniversario della morte di Omero Bordo, il tarquiniese noto in tutto il mondo come “L’ultimo etrusco”. L’uomo-mito si è spento un anno fa, all’età di 75 anni, nella sua casa di Tarquinia, circondato dall’affetto della sua famiglia che lo ha amato in modo incondizionato. Così come lo ha amato il mondo dell’arte e della cultura che nel tempo ha dimenticato il suo passato di tombarolo, apprezzandone l’arte ineguagliabile nel plasmare la creta riuscendo a riprodurre oggetti che gli Etruschi realizzavano migliaia di anni prima. Omero Bordo dipinse le tombe etrusche come fossero originali, dimostrando al mondo intero la conoscenza di metodi e tecniche sconosciute, e mai completamente rivelate, che gli hanno permesso di raggiungere una grande fama nazionale ed internazionale. Ospite di trasmissioni in tv e autore di libri, Omero Bordo è colui che scoprì la tomba delle Pantere, risalente al settimo secolo avanti cristo, forse la prima tomba mai realizzata a Tarquinia; e alcuni frammenti del frontone dell'Ara della Regina. Di lui si ricordano l'invito di una prestigiosa Università di Los Angeles; nel 2003 a Roma fu insignito con il registra Zeffirelli del Premio Europa. Ha anche proposto al prestigioso Metropolitan Museum di New York di acquistare i suoi vasi perché lui stesso diceva: "Sono un'autentica opera d'arte etrusca contemporanea". Le opere di Bordo oggi sono esposte in tanti musei nazionali e internazionali. Toccanti e incisive le parole della figlia Daniela che ricorda con amore il padre: «La morte – ricorda Daniela - non dà mai il senso dell'abbandono ad un passato perduto e fine a se stesso, ma crea il recupero dei fatti e delle emozioni di quel tempo, affinché ne provochi una scossa nell'anima. Mio padre amava ripetere che il futuro è incerto, ma è proprio questa incertezza il cuore della creatività umana. Omero, quando creava, mescolava la magia con la realtà realizzando, così, un realismo magico che ha affascinato il mondo. Un uomo, mio padre, che ha creduto fino all'ultimo nella generosità dell'eroismo. Lui fu il mio più grande amico. Lui fu il mio più grande eroe». Su Omero, lo scorso anno, spese parole di cordoglio l’attuale sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi molto vicino a lui e alla sua famiglia. Con il suo grande amico pittore Sebastian Matta, Omero Bordo fu il fondatore di Etrusculudens, il laboratorio ceramico di Tarquinia dove tanti ragazzi hanno imparato e sperimentato la lavorazione della creta con il tornio e la sua cottura in forno. Sulla sua terra Omero ha lasciato la sua ultima grande fatica: Etruscopolis, il suo grande sogno; un museo privato che riproduce i manufatti artistici dell'antico popolo italico.