Disponibile da oggi, su www.iononsclero.it, la prima audio-serie ispirata alle storie vere di chi convive con la sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa che colpisce 122 mila persone in Italia. Il progetto è disponibile anche sulle piattaforme di streaming audio Spotify, Google Podcast, Apple Podcast e Spreaker. La serie, composta da 3 episodi e narrata dall'autore e conduttore radiofonico Matteo Caccia, si ispira alle storie inviate dalle persone nel corso di 'Io non sclero', un progetto di informazione e sensibilizzazione sulla sclerosi multipla sviluppato da Biogen e dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in collaborazione con l'Associazione italiana sclerosi multipla e con il patrocinio della Società italiana di neurologia. Delle circa 90 storie arrivate sul sito, il comitato 'Io non sclero' ne ha selezionate 15 che sono diventate protagoniste dell'audio-serie. Insieme con Caccia, a raccontarle sono gli stessi pazienti che hanno scelto di prestare la propria voce per narrare la propria esperienza con la sclerosi multipla. Ogni episodio si concentra su un aspetto caratteristico dell'esperienza con la malattia: la forza di andare avanti, l'importanza di prendersi cura degli altri e di avere piccoli, grandi obiettivi per guardare al futuro nonostante le difficoltà quotidiane.

L'audio-serie è l'ultimo degli strumenti scelti da 'Io non sclero' per far luce sul vero volto della sclerosi multipla in Italia, fatto di ostacoli, ma anche di voglia di continuare a fare progetti. Due web-serie, un libro e un'agenda con le storie delle persone con sclerosi multipla distribuiti gratuitamente in numerose librerie in tutta Italia e una campagna affissioni con protagonisti i messaggi delle persone con sclerosi multipla hanno permesso di far conoscere al grande pubblico la realtà dei 122 mila italiani che convivono con questa malattia. Gli eventi negli ospedali, la community Facebook (oltre 77 mila like alla pagina) e le iniziative online su www.iononsclero.it hanno contribuito a far diventare le persone con sclerosi multipla i veri protagonisti del progetto e hanno offerto loro spazi di confronto e di condivisione di esperienze.