CIVITAVECCHIA - Nessuna deroga in vista. Lo ha ribadito il sindaco Ernesto Tedesco all’indomani dello stop alle cremazioni all’interno dell’impianto di via Braccianese Claudia. Il Tempio crematorio Civitavecchia ha infatti raggiunto il limite massimo imposto da una delle prescrizioni della passata amministrazione comunale; circa 2000 le salme da poter cremare, numero appunto raggiunto a fine luglio, con l’impianto oggi fermo. Una questione che dovrà essere necessariamente affrontata in maggioranza, alla luce proprio della richiesta del gestore di una deroga. Anche se sono già arrivate diverse prese di posizione in tal senso. L’ultima quella di Fratelli d’Italia che ribadisce la propria netta contrarietà “rispetto ad ipotesi di deroghe o ampliamenti della capacità produttiva del forno crematorio, che dovrà attenersi alle prescrizioni imposte – hanno spiegato -  a tutela della salute di quanti risiedono nelle vicinanze dell’impianto e della salubrità dell’aria dell’ambiente circostante. Per il futuro riteniamo necessario confrontarsi con il gestore per determinare una politica tariffaria diversa tra residenti e non residenti ed una priorità di accesso per gli utenti di Civitavecchia. Così l’impianto potrà finalmente essere a servizio della comunità cittadina e non, come avvenuto finora, un mero strumento di profitto per il gestore a servizio dell’utenza di altri Comuni, ricadendo l’impatto ambientale dell’impianto esclusivamente su Civitavecchia e sui civitavecchiesi”.