CIVITAVECCHIA - Il sindaco Ernesto Tedesco scrive al Ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio chiedendo un intervento del governo per la drammatica situazione di Civitavecchia con un tavolo specifico su lavoro e sviluppo. Il Sindaco ricorda l’incontro presso il Mise del 19 giugno. «Per quanto l’amministrazione comunale che presiedo si fosse insediata da pochi giorni - si legge nella lettera - mi ero già trovato a dover affrontare numerose emergenze sul territorio, con particolare riferimento a vertenze sociali e purtroppo quasi sempre occupazionali di ogni ordine. In quella sede, ho avuto pertanto modo di prospettare ai presenti, dagli esponenti del governo ai rappresentanti di Enel, dalle organizzazioni sindacali alle associazioni datoriali, la drammatica situazione che si respira sul territorio non solo nell’ambito, pure strategico, della produzione di energia elettrica. Proprio per questo, nell’occasione avanzai la proposta di dedicare alla condizione di Civitavecchia un tavolo esclusivamente dedicato alla nostra realtà. distanza di un mese da quell’occasione di interlocuzione, il clima di forte incertezza sta dilagando: la crisi attanaglia drammaticamente anche il settore portuale e questo non soltanto per il sensibile calo delle attività connesse alla produzione di energia elettrica. Lo sciopero nazionale dei trasporti del prossimo 24 luglio in città sarà vissuto - dice Tedesco - come già annunciato dalle organizzazioni sindacali di categoria, come l’inizio di una forte protesta in cui ai lavoratori portuali si aggiungeranno quelli del settore metalmeccanico, da settimane in stato di agitazione per la continua perdita di posti di lavoro. Già sono giunti anche ad altre categorie di lavoratori, compreso il terziario, inviti a bloccare completamente le attività del territorio».



Da qui un nuovo appello al governo perché si faccia carico della situazione con il Sindaco che ricorda come Civitavecchia sia sede da circa 70 anni «di impianti - prosegue Tedesco - per la produzione di energia elettrica, che funzionando hanno assicurato benessere alla nazione pur rappresentando per il territorio una servitù e insieme anche una seria fonte di inquinamento e quindi di preoccupazione per la salute della popolazione». Per Tedesco l’area ora non può essere abbandonata.



«Richiamo - continua - anche quelle parole di speranza che in occasione dell’incontro del 19 giugno scorso l’ingegner Dialuce, del ministero, aveva pronunciato, disegnando un possibile sviluppo legato alla produzione di energia rinnovabile, capace di assorbire eventuali esuberi di altri comparti e di generare inoltre nuovo impiego. Far divenire Civitavecchia città pilota e sperimentale nell’ambito delle rinnovabili e delle progettazioni future, collegate anche alla cura dell’ambiente, rappresenterebbe il giusto riconoscimento ad una comunità che ha reso un servizio all’intera nazione e che proprio in termini di ambiente ha pagato e paga un duro prezzo. Se ci sono opportunità, esse vanno attivate al più presto; se ci sono misure da attuare - conclude duro Tedesco - per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, queste vanno prese da subito».



Analoga lettera è stata inviata anche al vicepremier Matteo Salvini e al Sottosegretario di Stato al Lavoro e Politiche sociali, Claudio Durigon