CIVITAVECCHIA - Il consigliere regionale del M5S Devid Porrello ha protocollato un’interrogazione urgente per conoscere le motivazioni che hanno spinto gli uffici della Regione Lazio ad accogliere le osservazioni di Enel in sede di conferenza dei servizi per l’Aia di Torrevaldaliga Nord "ed ignorare invece le prescrizioni apposte dalla precedente amministrazione comunale di Civitavecchia - ha spiegato - e sostenute, anche se non formalmente, da quella attuale. Tali prescrizioni andavano ad incidere sulle ore di funzionamento e sul tenore di zolfo presente nel carbone e rappresentavano una importante riduzione del carico inquinante in attesa della totale dismissione prevista nel 2025. È inaccettabile che la Regione Lazio ignori prescrizioni a tutela della popolazione del nostro comprensorio, votando invece favorevolmente alle deroghe proposte da Enel nonostante queste vadano in direzione opposta a quanto auspicato nel Piano della Qualità dell’Aria approvato dalla stessa Regione".



Per Potere al popolo si tratta dell'ennesimo schiaffo alla città e dell'ennesima vittoria di Enel "alla faccia della salute pubblica, del nostro territorio e della lotta ai cambiamenti climatici". Il partito ricorda infatti che Enel, a seguito della conferenza dei servizi di ieri, "incassa una nuova prevedibile autorizzazione grazie alla quale la centrale civitavecchiese - hanno sottolineato - potrà continuare a bruciare 4.500.000 tonnellate all'anno di carbone che, in deroga al Piano di Qualità dell'aria della Regione Lazio, avrà un tenore di zolfo tra il 0,7% e 1%. Ignorate quindi le osservazioni delle associazioni ambientaliste ed annullati tutti gli emendamenti apposti al Parere Istruttorio dalla precedente amministrazione. Il Comune di Civitavecchia ha fatto invece propri entrambi i documenti ed ha espresso parere contrario. Regione Lazio e Città Metropolitana hanno invece espresso parere favorevole. Prendiamo dunque atto che per il finto ambientalista Zingaretti la centrale potrà funzionare, fino al 2025, per 7500 ore l'anno e bruciare 4.500.000 ton/a di carbone con un'altissima percentuale di zolfo. Ovviamente non ci stupisce affatto questa linea di condotta da parte del governatore del Lazio e dei burocrati romanocentrici che spadroneggiano in Città Metropolitana. D'altronde - hanno aggiunto - una dichiarazione demagogica e superficiale contro i cambiamenti climatici può tornare utile in campagna elettorale, ma mica può essere ribadita in conferenza dei servizi al cospetto di Mamma Enel. Per onestà intellettuale prendiamo atto della posizione del Comune di Civitavecchia che ha chiesto ulteriore tempo per studiare e valutare le richieste di prescrizione. Auspichiamo quindi - hanno concluso da Potere al Popolo - che, dopo aver fatto le sue valutazioni e dopo averle condivise con la città, il Sindaco non escluda il ricorso contro questa vergognosa autorizzazione".