CIVITAVECCHIA - Ancora un weekend di sofferenza sul fronte idrico con la fascia medio bassa della città con rubinetti a secco o quasi. Intanto però l’amministrazione comunale è al lavoro per cercare di venire a capo di una situazione davvero difficile. Il consigliere comunale di Forza Italia, Giancarlo Frascarelli oggi sarà in Regione insieme al responsabile delle grandi opere di Acea per ottenere l’autorizzazione per l’avvio dei lavori di svuotamento del bacino di accumulo di Lasco del Falegname. Si tratta di una delle due opere indicate come possibili soluzioni ad almeno parte dei problemi di Civitavecchia sul fronte idrico. «Abbiamo preteso - ha spiegato l’azzurro - che si cominci a scavare da subito in modo da poter recuperare quel bacino di enorme utilità che oggi è all’80% saturo». Lavori sollecitati da tempo, anche durante la precedente amministrazione, che dovrebbero andare a risolvere tutti i problemi legati alla carenza d’acqua nella zona a monte di Civitavecchia, specialmente dopo le piogge. Altro punto all’esame dell’amministrazione Tedesco è il ripristino dell’Oriolo che potrebbe aggiungere dai 25 ai 30 litri al secondo. I problemi ci sono, e questo è innegabile. «Non siamo assolutamente contenti - ha tuonato Frascarelli - di come si sta gestendo il servizio, ci sono troppe famiglie a secco, senza un filo d’acqua, così come molte attività messe duramente alla prova in questi giorni» e la paura dei cittadini è che torni a ripresentarsi il problema, ormai cronico, estivo della mancanza d’acqua. La situazione non è facile, tanto che il sindaco Tedesco ha già in programma per domani un incontro con l’amministratore delegato di Acea. Lo scopo è quello di snocciolare le varie problematiche e cercare di venirne a capo perché, sin dai primi giorni, l’amministrazione di centrodestra è stata chiara: non si faranno sconti. Sotto il coordinamento del primo cittadino e dell’assessore Roberto D’Ottavio, Frascarelli si sta muovendo insieme al personale del Comune, anche se il disagio resta. «I nostri tecnici - ha continuato il consigliere azzurro - hanno riscontrato che il serbatoio di via Galilei  è troppo vuoto, a nostro avviso serve più acqua. Sono tutti elementi che vanno affrontati perché - ha concluso duro Frascarelli - chi si arroga il diritto della gestione del settore idrico deve essere competente». Intanto però la zona della fascia medio bassa della città è quella maggiormente colpita dalla scarsità o assenza d’acqua, come al solito chi è in possesso di serbatoi di accumulo riesce a cavarsela un po’ meglio.