CERVETERI - Il sindaco Pascucci cerca di fare chiarezza in merito ad alcune questioni  emerse in questi giorni sul Jova Beach Party. «Riteniamo come Amministrazione – spiega Pascucci – di aver sempre dimostrato la nostra grande sensibilità per la tutela del Monumento naturale e della ZPS, lo testimonia il nostro impegno per l’ottenimento della recinzione di delimitazione e per la bonifica dell’area che in precedenza ospitava una costruzione abusiva che è stata completamente rimossa durante questi anni del mio mandato da Sindaco. In particolare, grazie alla preziosa collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale, della Polizia provinciale e degli organizzatori dell’evento, vigileremo con personale dedicato e con barriere di protezione,  non solo l’ingresso della Palude di Torre Flavia dal lato di Cerveteri ma anche quello dal lato di Ladispoli, dopo il rifiuto del Sindaco Grando di ottemperare alle prescrizioni e alla vigilanza richieste dalla Città metropolitana per l’ingresso di Ladispoli».

«Nel dettaglio l’intera zona ZPS – prosegue – sarà presidiata e verrà interdetto l’accesso con personale addetto al servizio di controllo, Guardie Ecozoofile, Protezione Civile e Polizia provinciale». Si specifica che l’ingresso della ZPS si trova in una zona di retropalco ed è totalmente esclusa dal pubblico pagante al concerto che infatti affluirà da Viale Mediterraneo, ben lontano quindi dall’ingresso dell’area protetta. Si precisa che domani, lunedì 8 luglio, per la tutela della ZPS, il sindaco sarà in Città metropolitana di Roma Capitale per una riunione con tutti gli enti preposti alla vigilanza e al controllo dell’area. Per quanto invece concerne la sistemazione dell’area concerto, in seguito agli incontri con gli enti preposti, la società organizzatrice ha effettuato i lavori in modo da garantire, oltre alla tutela e al rispetto dell’ambiente, anche la sicurezza e le vie di fuga per i partecipanti. 

«Prima che iniziassero i lavori di bonifica, abbiamo condotto un’indagine – precisa il sindaco Pascucci - attraverso un tecnico qualificato, in merito alla presenza di dune nell’area che, con una relazione ha certificato testualmente che “tutte le specie presenti nel sito non fanno parte dei sistemi dunali, né delle specie tipiche della macchia mediterranea e non appartengono a sistemi di tutela specifici”. Nelle aree bonificate dalla società che, ricordiamo, sono di proprietà privata e su cui il Comune non poteva intervenire direttamente, sono stati ritrovati ogni genere di rifiuti (reti del letto, bombole del gas, ferraglia varia), tutti correttamente smaltiti secondo le procedure previste dalla legge, a testimonianza del fatto che si trattava di aree compromesse dal punto di vista ambientale».

Il primo cittadino smentisce l’ennesima bufala circolata sul web: «nessuna area di atterraggio per elicotteri è stata progettata, realizzata né messa in cantiere per il concerto – precisando che - Il comune di Cerveteri inoltre è l’unico tra quelli che ospiteranno il tour di Jovanotti a non aver speso un euro di denaro pubblico, mentre nelle altre tappe le Amministrazioni hanno investito migliaia di euro pur di avere la possibilità di ospitare il concerto. Ringraziamo gli organizzatori, nella persona di Maxmiliano Bucci della Società The Base, per aver scelto il nostro territorio e per aver sostenuto un investimento privato di circa 50mila euro per la bonifica e la sistemazione delle aree». 

Si manifesta totale disponibilità verso tutte le associazioni per esaminare a fondo ulteriori questioni che si dovessero presentare e anche recepire eventuali indicazioni per garantire al massimo la tutela e la sicurezza di un’area unica e di pregio come la Palude di Torre Flavia. Infine il sindaco Pascucci conclude nell’affermare che dopo il Jova Beach Party e, in collaborazione con le Associazioni ambientaliste e gli Enti competenti «siamo disponibili sin da ora a creare una cabina di regia post-concerto, per valutare insieme eventuali interventi futuri in quell’area, fondamentale per il rilancio economico e turistico della nostra città, che vogliamo portare avanti continuando a preservare e tutelare la biodiversità».