SANTA MARINELLA – Da qualche giorno gli archeologi della missione internazionale che insieme ai volontari del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, stanno riportando alla luce, con la supervisione della Soprintendenza archeologica, l’antica colonia romana di Castrum novum, illustreranno al pubblico con visite guidate le ultime scoperte, la storia e l’archeologia del sito. Le visite, che saranno effettuate a scavo in corso, si terranno per tutto il mese di giugno, dal lunedì al venerdì, per poi riprendere da luglio ad ottobre. Le visite sono totalmente gratuite. Castrum Novum nacque come città fortificata al tempo della prima guerra punica quando Roma, temendo l’invasione dal mare di Cartagine che era la potenza egemone di tutto il Mediterraneo, creò ad hoc dei presidi costieri fortificati che, nel momento della maggior tensione con i Punici, si avvalsero di vere e proprie guarnigioni che contarono su di un organico fisso di almeno trecento legionari pronti, alla bisogna, ad essere rapidamente integrati da altra forza militare proveniente direttamente dalla città eterna. Ovviamente, come in tutti questi casi, superato il problema cartaginese, Castrum Novum divenne una vera e propria cittadina. Di fronte sul mare, c’è un sistema di peschiere che, insieme a quelle di Torre Astura, sono le più grandi finora rinvenute nel Tirreno e quindi con ottime proteine, con un immediato entroterra votato alla coltivazione del grano. Recentemente, gli scavi di Castrum Novum sono stati anche visitati dal presidente del FAI, il noto archeologo di fama internazionale Andrea Carandini, che si è complimentato per l’ottimo lavoro fatto con il suo collega, l’archeologo Flavio Enei direttore del Museo Civico di Santa Marinella e di tutta l’area museale del castello di Santa Severa.