LADISPOLI – Una Sagra del Carciofo dai numeri un po' più contenuti rispetto a quelli dello scorso anno. Il maltempo ha infatti penalizzato la tre giorni dedicata al Re Carciofo. Nonostante il tempo abbastanza soleggiato nella città di Ladispoli, in molti dalla Capitale hanno deciso di non prendere parte all'evento, molto probabilmente per il forte maltempo che ha imperversato su Roma in particolar modo tra le giornate di sabato e domenica. Nonostante tutto la fiera, giunta alla sua 69esima edizione, ha registrato il pienone con i ladispolani in prima fila per salutare ancora una volta Re Carciofo. Clou dell'evento domenica mattina la cerimonia di premiazione delle sculture realizzate dalle imprese locali con i carciofi. Ad aggiudicarsi il primo premio la Dama dei Carciofi della famiglia Zani che è riuscita ad unire alla tradizionalità dell'evento anche un tema molto importante e sentito: quello della violenza sulle donne. «Nonostante il maltempo ci abbia penalizzato, possiamo dire che è andata bene». A parlare è il sindaco Alessandro Grando all'indomani della kermesse. «È stato un lungo lavoro, partito mesi fa e per questo non posso che ringraziare l'Assessorato alla Cultura, la Pro Loco, le Forze dell'ordine che hanno vegliato su di noi e tutti coloro i quali hanno contribuito alla riuscita dell'evento». Soddisfatto anche l'assessore alla Cultura Marco Milani:«Dopo mesi di duro lavoro – ha detto – non posso che essere soddisfatto del risultato raggiunto, anche alla luce delle novità proposte quest'anno, come la via dell'artigianato e i Giardini del gusto». Riflettori puntati poi anche sugli ospiti speciali di questa Sagra: le delegazioni dei Paesi gemellati con Ladispoli. «Oltre agli amici tedeschi di Heusenstamm e ai belgi di Malle, era presente anche una folta rappresentanza di Voronez, città della Russia». Anche loro sono rimasti incantanti dalla manifestazione e il loro palato ha apprezzato tantissimo il Re Carciofo e per non far dimenticare loro il sapore di questa prelibatezza coltivata nelle campagne del comprensorio, l'amministrazione comunale ne ha già spedito una cassa (sott'olio) in Russia. Entusiasta della riuscita della manifestazione anche il presidente della Pro Loco Claudio Nardocci che ha puntato i riflettori sulle novità che ogni anno vengono portate all'interno della Sagra per unire tradizione con innovazione.

Anche dal punto di vista della sicurezza la macchina organizzativa ha funzionato a dovere. Pochi i commercianti abusivi di carciofi che hanno tentato di vendere fuori dagli stalli consentiti. In cinque sono stati sanzionati dagli agenti della Polizia locale del comandante Sergio Blasi, mentre gli altri già nella giornata di venerdì hanno regolarizzato la loro posizione attraverso il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico, direttamente al palazzetto comunale. Grande dispiego di forze anche da parte dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia e in particolar modo della stazione di via Livorno di Ladispoli, guidata dal comandante Umberto Polizzi. I militari hanno presidiato per tutti e tre i giorni le vie centrali della città in collaborazione con gli uomini della municipale, della Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato (al Commissariato di Civitavecchia il compito di coordinare tutte le forze dell'ordine presenti sul territorio). Solo nella notte tra domenica e lunedì si sarebbe registrato qualche “disagio”. In un caso gli uomini della municipale sono intervenuti nei pressi di via Flavia per la presenza di una giovane in evidente stato di ebbrezza. Sul posto è stata chiamata un'ambulanza per le cure del caso. I Carabinieri sono invece intervenuti nei pressi della stazione ferroviaria. Anche in questo caso per la presenza di due giovani in stato di ebbrezza. I militari hanno evitato che i due si mettessero alla guida delle loro auto, facendo arrivare sul posto i familiari per ricondurli a casa. Non sono mancati nemmeno i controlli nelle attività commerciali situati in prossimità della Fiera dove si stava continuando a fare festa, con musica alta e vendita di alcolici anche oltre gli orari consentiti dall'ordinanza emessa dal sindaco Grando qualche giorno prima dell'inizio dell'evento.