S. MARINELLA – Si fa sempre più serrato il dibattito tra il sindaco Pietro Tidei e parte dei consiglieri di minoranza, in merito ai contributi ottenuti dal Comune, da parte del Ministero e soprattutto sulle politiche di risparmio che il primo cittadino ha intrapreso per cercare di limitare l’enorme deficit che si registra sul bilancio. “Il sindaco – dice il consigliere Francesco Fiorucci - parla di un milione e 200mila euro risparmiati, tra i quali ci sono da annoverare i contributi azzerati alle associazioni. E questo, in un momento in cui il terzo settore andrebbe sostenuto, non si spiegherebbe tra l’altro l’accorato impegno del Sindaco per l’edilizia sociale, sarebbe un vanto? L’aiuto al sociale si riduce alla sola costruzione di case, o sostenendo i servizi sociali? Stranamente, di questi ultimi, non vi è traccia tra le righe di compiacimento del Sindaco. A questo proposito, mi preme evidenziare che anche a Santa Marinella esiste un sottobosco di persone in difficoltà che, per dignità o peggio, rassegnazione, non protesta, non compie azioni eclatanti ma sommessamente vive il quotidiano sperando nel domani. Da qui, il mio dubbio, quanta e quale edilizia potrebbe sostituire un servizio sociale comunale costantemente accanto ai cittadini bisognosi? Davvero servono più case a discapito di aiuti sistematici? Ho una proposta da fare al Sindaco e alla Giunta, si ufficializzino e certifichino i dati relativi alla povertà in città, si individuino quelle categorie a rischio, disoccupati, giovani madri, nuclei familiari numerosi che popolano l’anagrafe comunale”. “A questi – conclude Fiorucci - si offrano consulenze gratuite, lavori stagionali, accesso a bandi privilegiati per fare impresa o gestire, ad esempio, le nuove spiagge libere. Puntare tutto sull’edilizia sociale è sbagliato. Attorno ad essa bisogna creare un tessuto vivo, fatto di opportunità ed incentivi senza temere scelte impopolari e conseguenti cali di consenso”.