di FABIO BERETTA



FIUMICINO - Il terremoto che ha scosso il Campidoglio e l’intero Movimento 5 Stelle dopo l’arresto di Marcello De Vito apre nuovi scenari sull’effettiva possibilità di realizzare un progetto, come quello dello Stadio della Roma, a Tor di Valle. Il che potrebbe rilanciare l’idea di un impianto a Fiumicino. «A Tor di Valle lo stadio non si può più fare, sarebbe uno scandalo mondiale insistere con questa strada. Il sindaco deve dire: basta con Tor di Valle. Si scelga un’area che va bene alla città e alla Roma. Io l’ho sempre detto che dietro la contrattazione si nasconde il diavolo, bisogna rispettare i piani regolatori», ha detto di recente Paolo Berdini, ex assessore all’urbanistica della giunta Raggi, ai microfoni di Radio Cusano Campus. Per la realizzazione dello Stadio, dunque, è necessario trovare una zona che sia nel territorio di Roma Capitale, senza vincoli, dove sia possibile costruire un impianto sportivo degno di una squadra che punta a giocare nei massini campionati continentali. Un’area alternativa che esiste, proprio a pochi passi dall’Urbe, non soggetta a vincoli e piani regolatori, sul quale potrebbe nascere il nuovo Stadio della Roma. Dove? A Fiumicino. Un’idea avanzata dal Roma Club Portus già nel febbraio 2017 e poi rilanciata nell’estate dello stesso anno anche sui social con l’hashtag #famostostadioafiumicino. «Visto che c’è un evidente problema politico che mette ogni volta un ostacolo nuovo sulla strada del progetto per la Roma – ha dichiarato Fabrizio Baldovini, presidente del Roma Club di Fiumicino – e visto che a Fiumicino esiste una zona già predisposta per ospitare nuove cubature, il cosiddetto Quadrante Ovest, perché non bypassare il Comune di Roma e dare a Fiumicino questa opportunità?». «Non si tratta di cementificare – ha spiegato Baldovini – perché la zona di cui parlo è già inserita nel piano regolatore per ospitare case, negozi e strutture varie, con cubature già definite. Non sarebbe dunque una cementificazione selvaggia, ma casomai un’occasione per far diventare Fiumicino un polo attrattivo. C’è l’autostrada per Civitavecchia, la Roma Fiumicino, la ferrovia, l’aeroporto a 5 minuti. Nessuna location sarebbe migliore». Due anni fa i tifosi giallorissi di Fiumicino chiedevano sull’argomento una presa di posizione del Comune, che non è tardata ad arrivare. Il sindaco Montino, già all’epoca, aveva dato dato la sua disponibilità a realizzare l’impianto sportivo sul litorale. «La Roma può contare sul Comune di Fiumicino che fin da ora è disponibile a ospitare l’impianto nel suo territorio. Abbiamo ettari sufficienti, un quadrante a disposizione che non necessita di modifiche al piano regolatore, senza vincoli ambientali, al di fuori della Riserva Statale del Litorale Romano», disse Montino. Il primo cittadino, inoltre, si era reso disponibile fin da subito per avviare «verifiche e procedure». «Un luogo collegato da due ferrovie (la Roma-Civitavecchia e la Roma-Fiumicino), due autostrade (Roma-Civitavecchia e Roma-Fiumicino) e, naturalmente, l’aeroporto intercontinentale al servizio della Capitale. Tutto ciò che serve per creare un grande polo di attrazione turistica e sportiva», concluse il Sindaco. Nei 350 ettari liberi a disposizione insistono diversi proprietari. «Ma nessuno – charì il sindaco Montino  – riconducibile a Caltagirone, né ad Erasmo Cinque né ad altri costruttori romani né alle proprietà degli Sforza Cesarini». L’area in questione, il cosiddetto Quadrante Ovest, si trova alle spalle del centro commerciale Da Vinci. La zona più grande è il “Comparto 65″, di 76 ettari non residenziali, che può sviluppare da Piano regolatore 971.782 metri cubi. Accanto c’è il comparto 66, di 50 ettari; lì sono sviluppabili 360.000 metri cubi. Poi ancora il comparto 70, di 25 ettari, che sviluppa 16.070 metri cubi. Non solo: c’è anche la cosiddetta area artigianale e la piattaforma logistica, dove peraltro è già previsto il terminal ferroviario che potrebbe collegare lo Stadio con il cuore di Roma. In tutto, quindi, a Fiumicino, ci sarebbero a disposizione oltre 7 milioni di metri cubi, una cifra infinitamente superiore a quella necessaria per lo stadio e le opere connesse previsti per Tor di Valle. Certamente, anche nel Comune di Fiumicino esistono dei vincoli, ma sono meno invasivi del famoso R4 (rischio morte) che c’è a Roma. Quel vincolo R4 infatti, nel Quadrante Ovest, è quasi inesistente, mentre ci sono sacche di vincoli meno drammatici (R2 e R3) comunque affrontabili in maniera relativamente facile. Tuttavia, ad oggi, esistono almeno 150 ettari senza alcun vincolo di nessun tipo, esattamente quelli che servirebbero alla Roma per realizzare il tanto agognato Stadio. E realizzarlo a Fiumicino porterebbe solo vantaggi. Non solo per la vicinanza con il centro di allenamento dei giallorossi, sito a Trigoria, ma anche per la presenza di infrastrutture e servizi che collegano la Capitale col litorale. Ferrovie, autostrade e l’aeroporto faciliterebbero l’arrivo dei tifosi all’impianto sportivo. In questo modo alla città di Roma non necessiterebbe più della così detta “cura del ferro” proposta dal Politecnico di Torino. Ovviamente il progetto andrebbe rivisto. Ma con le cubature a disposizione e vincoli praticamente inesistenti, ad oggi, costruire lo Stadio della Roma a Fiumicino potrebbe essere l’alternativa migliore.