DI don Ivan Leto



In questa domenica, che quest’anno precede il Tempo di Quaresima, la liturgia ci offre una Parola abbondante di immagini-parabole che ci invitano a riflettere sul discernimento sapienziale. Gesù Maestro insegna ponendo domande e suscitando risposte. È lui la guida, è lui che può togliere la pagliuzza e la trave guarendo dalla cecità, è lui l’albero buono della vita, dal quale maturano frutti di dolcezza (fichi) e di gioia vera (uva). In lui, con la sua grazia, ogni discepolo può operare per guidare, guarire, illuminare, portare frutto per la vita dei fratelli. L’essere ben preparati, il vedere bene, il portare frutto buono è quello che Gesù vuole insegnarci. Con l’occhio e il cuore, purificati dall’insegnamento del Maestro, il discepolo è preparato a trasmettere luce, a guidare e liberare con lui. È vera fraternità lasciarsi correggere e correggere, riconoscere la trave propria e la pagliuzza altrui, per poter vedere meglio insieme. I frutti da offrire alla nostra generazione sono specialmente: la chiarezza nel discernere e riconoscere il male e il bene, la gioia nel donare gratuitamente, la carità-amore che accoglie ognuno nel rispetto di tutti.





Don Ivan Leto

 

* Parroco di San Gordiano Martire in Civitavecchia 

Diocesi Civitavecchia-Tarquinia