Dalla Legge SalvaMare alla plastica, dalla Terra dei Fuochi alle aree protette. Quindici obiettivi raggiunti in sette mesi al ministero dell’Ambiente. Ad annunciarli è il ministro Sergio Costa. A partire dalla legge #SalvaMare, depositata al Consiglio dei Ministri e presto in Parlamento con l’obiettivo di proteggere i nostri mari dalla plastica monouso. L’obiettivo numero 2 riguarda il dissesto idrogeologico: «Abbiamo realizzato un vero e proprio piano Marshall, coinvolgendo e dando risorse pronte alle regioni, titolate a presentare i progetti esecutivi «, sottolinea Costa. Obiettivo 3: economia circolare. Fino al 10 agosto non esisteva una competenza specifica sul tema; con il decreto sul riordino dei ministeri, l’Ambiente può deliberare e legiferare in materia. Assunzioni al Ministero dell’Ambiente, l’obiettivo numero 4 per Costa che sottolinea: «È la prima volta che accade dal 1986. Finalmente esperti e tecnici potranno aspirare a lavorare nella Casa dell’Ambiente con il primo concorso pubblico. Si inizia già nel 2019 con la prima tranche». Quinto: roghi tossici. Più di 300 quelli che hanno colpito i siti di stoccaggio rifiuti in due anni, da Nord a Sud. Questi siti non erano mai stati censiti, adesso sono inseriti in una lista e sono sorvegliati speciali con il coordinamento delle prefetture. Sesto: dal 4 ottobre il Ministero dell’Ambiente è diventato plastic free. Il settimo obiettivo riguarda il Piano lupo che contiene 22 azioni di mitigazione e che andrà a breve in Conferenza Stato Regioni. La Commissione Via-Vas è al centro dell’ottavo obiettivo: arrivati 1200 curricula, stessa procedura avviata per la commissione Aia. E ancora: in Sicilia, nella Valle del Mela, c’era il progetto di trasformare la centrale elettrica di San Filippo in un inceneritore. Lo stop al progetto è il nono traguardo raggiunto dal ministero. Decimo: il piano di azione per la Terra dei Fuochi che prevede più controlli, più presenza dello Stato più prevenzione, bonifiche e presidio sanitario attivo. Obiettivo numero 11: cancellato il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che, per il ministro, non ha mai funzionato. La tracciabilità dei rifiuti nuova sarà gestita direttamente dallo Stato ma “i lavoratori collegati al Sistri rimasti senza lavoro sono una nostra priorità - sottolinea Costa - Stiamo lavorando per una soluzione». Il dodicesimo riguarda il piano dell’educazione ambientale lanciato con il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti stanziando 1,3 milioni di euro. Tredici: meno imballaggi. «Nella Manovra di bilancio c’è una norma secondo noi molto importante per la strategia rifiuti zero. Un credito di imposta per le imprese che riducono gli imballaggi e producono con imballaggi zero”. La sede del Ministero dell’Ambiente a Roma costava più di 6,5 milioni l’anno ma ora si sposterà in una sede demaniale, quindi gratuita. Infine, la costituzione di 92 nuove zone speciali di conservazione con cui si è concluso l’anno.