Roma - Qualificare i percorsi di ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri in Italia, attraverso il coinvolgimento di tutti i familiari, la messa a disposizione di un sistema di servizi integrati e la promozione di processi di integrazione dei destinatari. Questo l’obiettivo del progetto Form@, presentato a Roma, attuato dai quattro patronati CePa (Inca, Inas, Ital e patronato Acli) con l’Inca Cgil come soggetto capofila, in partenariato con l’Associazione Nuova Generazione italo-cinese, l’Anolf, Unirama sas e l’International language school. 

Form@ è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, attraverso il ministero dell’Interno e il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Form@ mette a disposizione dei beneficiari un sistema di servizi con particolare attenzione a questioni quali la conoscenza della lingua italiana, l’educazione civica e lo studio del patrimonio culturale e valoriale dell’Italia. 

I destinatari sono i figli, i coniugi, e i genitori dei cittadini stranieri che hanno effettuato richiesta di ricongiungimento familiare dai seguenti Paesi: Albania, Cina, Egitto, Ecuador, Marocco, Moldavia, Perù, Senegal, Tunisia e Ucraina. Il totale dei destinatari viene stimato in oltre 5.000 unità.

Le attività e i servizi offerti prevedono: la messa a disposizione di spazi e materiali informativi, con particolare riferimento alle procedure di richiesta del visto, alla normativa generale in materia di diritti sociali e di valori che orientano i comportamenti nel nostro Paese; servizi di informazione, assistenza, orientamento e formazione pre-partenza quali orientamento iniziale per valutare le competenze, le capacità e le attitudini generali dei soggetti coinvolti; assistenza nella gestione della documentazione relativa alle procedure di ingresso.

E ancora: formazione linguistica; formazione di carattere civico-culturale; organizzazione di laboratori e workshop di approfondimento dei temi trattati; accesso a una piattaforma online informativa e di formazione a distanza, che consenta di migliorare la fruibilità e la personalizzazione dei contenuti proposti. Sulla base delle esigenze dei destinatari sarà possibile prevedere ulteriori azioni di sostegno individuali, come ad esempio l’erogazione dei servizi a domicilio. Il percorso si attiva in Italia al momento della richiesta di nullaosta presso una delle sedi territoriali dei Patronati aderenti al progetto. Lo strumento che consente di partecipare al progetto Form@ è il ‘patto di servizio’, nel quale vengono condivisi e sottoscritti gli obiettivi dell’intervento, le azioni programmate e gli impegni assunti da tutte le parti. 

L’adesione al progetto consente di collocare il percorso di ricongiungimento in un contesto di importante cooperazione fra le istituzioni italiane, che coinvolge il ministero dell’Interno, per le proprie competenze in materia di immigrazione, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione, il ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, per il tramite delle rappresentanze diplomatiche e consolari di tutti i paesi coinvolti.