Lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e non solo. La Banca dati del DNA, che ha ottenuto il via libera del governo, si occuperà anche di facilitare le attività di identificazione delle persone scomparse, mediante acquisizione di elementi informativi allo scopo di ottenere il profilo del DNA e di effettuare i conseguenti confronti. La Banca dati, salutata con favore dai ministri Alfano e Orlando al termine della riunione, sarà collocata presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, mentre il Laboratorio centrale sarà presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – Direzione generale dei detenuti e del trattamento, del ministero della Giustizia. Il Regolamento stabilisce le tecniche e modalità di acquisizione dei campioni biologici, di gestione e tipizzazione dei profili del DNA, nonché di alimentazione della Banca dati, di trattamento e di accesso per via informatica e telematica ai dati raccolti nella Banca dati e nel Laboratorio centrale. Vengono previste disposizioni per la consultazione della Banca dati per finalità di cooperazione transfrontaliera, che regolamentano lo scambio di informazioni e la protezione dei dati personali trasmessi o ricevuti, attraverso l’individuazione della finalità del trattamento dei dati e la previsione di verifiche in ordine alla qualità degli stessi e alla liceità del relativo trattamento. Il provvedimento disciplina poi le tecniche e modalità di analisi dei campioni biologici e dei profili di DNA estratti, e stabilisce i tempi di conservazione dei campioni biologici e dei profili del DNA estratti. Individua inoltre le attribuzioni dei responsabili della Banca dati e del Laboratorio centrale e le attività del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, al fine di garantire che siano osservati i criteri e le norme tecniche per il funzionamento del Laboratorio centrale e dei laboratori che lo alimentano. (Adnkronos)