S. MARINELLA - La rivista internazionale ‘‘Scientific research’’ ha pubblicato un articolo relativo ad un progetto di ricerca scientifica finanziato dalla Fondazione Cariciv. Il progetto riguarda la Riserva naturale regionale di Macchiatonda che tutela un’area umida costiera di 250 ettari. Tali aree umide, la cui prima azione di tutela è stata la convenzione di Ramsar del 1971, sono considerate Focal Point dalla Commissione Europea in quanto il tasso di biodiversità, cioè le specie viventi presenti, è elevatissimo. Mediante un  gruppo lavoro costituito tra la Riserva di Macchiatonda e l’Università di Tor Vergata, Dipartimento di Biologia, il Comune ha approvato dei progetti di ricerca scientifica riguardanti la conservazione della natura, in particolare gli ecosistemi presenti nella riserva naturale, ai fini di una appropriata gestione conservativa degli stessi, presentati con un bando della Cariciv. In particolare è stato finanziato dalla Fondazione presieduta dal presidente Vincenzo Cacciaglia, un progetto di ricerca scientifica riguardante la comunità microbica presente nei vari habitat umidi, mediante campionamenti stagionali al fine di stabilire le dinamiche di popolazione delle specie microbiche presenti in relazione ai cambiamenti fisico-chimici delle acque derivanti dalle diverse stagioni. I dati raccolti ed elaborati dal gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Maria C. Thaller composto da Luciana Migliore, M.Evangelisti, Gustavo Di Lallo e da Domenico D’Amelia, sono stati ritenuti di alto interesse scientifico e pubblicati dalla prestigiosa rivista Scientific Research. Sui risultati ottenuti, il Sindaco Roberto Bacheca, che della Riserva naturale è il Presidente, dice «siamo soddisfatti di questa pubblicazione che sancisce, se ce ne fosse il bisogno, l’interesse del Comune verso la tutela del proprio territorio, tutela che passa attraverso la conoscenza dell’ambiente. E in tempi di crisi la Fondazione Cariciv è fondamentale nel supportare gli enti locali in queste attività di ricerca altrimenti non realizzabili». Mimmo D’Amelia, responsabile della Riserva naturale dichiara «il lavoro pubblicato è frutto di attività di ricerca che vanno programmate e realizzate in chiave di una loro applicazione anche in altre aree protette. Il gruppo di lavoro messo in piedi con l’Università di Tor Vergata, anche grazie ai contatti curati dal delegato Paolo De Vito, ha dimostrato alta professionalità e l’articolo pubblicato ne è la prova. Lode alla Fondazione Cariciv che in questi anni ha permesso la realizzazione di varie attività anche di natura sociale».