TOSCAE' stata un successo la rappresentazione petroliniana di Gastone che si è svolta ieri presso il molo San Teofanio, nell'ambito del Festival dei 3 Porti di Roma e del Lazio. Massimo Venturiello e Tosca, i protagonisti principali, hanno dato vita insieme ad un cast sorprendente a due ore di assoluta meraviglia. Celebre per la sua comicità  beffarda e imprevedibile, Ettore Petrolini creò numerose maschere satiriche - a pieno titolo parte della tradizione teatrale italiana - traendo ispirazione dalla storia, dal mito, dal costume, e facendo rivivere lo spirito della vecchia commedia dell'arte.

Gastone - commedia del 1921 - fotografa però un mondo d'artisti d'altri tempi, così lontano, ma al tempo stesso così vicino a quello smaliziato e cinico dei nostri giorni.TOSCAIl personaggio interpretato da Massimo Venturiello, parodia del viveur dannunziano, è forse la più grande invenzione del Petrolini, impietoso ridicolizzatore di miti e di luoghi comuni. Gastone è un attore del varietà  e, almeno nelle sue speranze, del nascente cinema. Spiantato, monta e smonta compagnie, vantando piazze e credibilità  che in fondo non ha. Eppure il suo narcisismo sfrenato e la sua autoesaltazione, uniti ad un sarcasmo talvolta feroce e cinico, gli donano un fascino irresistibile. Nella commedia Gastone appare al momento clou della sua vita: ha appena conosciuto una popolana, LuciaTOSCA (Tosca), dal grande talento vocale, ambiziosa e sognatrice. Convince senza fatiche un impresario a farla debuttare in uno spettacolo al fianco della sua sgangherata compagnia di ballerine e fantasisti. Ma Lucia, dopo il grande successo della serata, lascerà  Gastone senza alcuno scrupolo, accecata dalle promesse e dalle lusinghe dell'impresario. Un gustosissimo affresco di un mondo di artisti così lontano, ma al tempo stesso così vicino a quello ben più smaliziato e cinico dei nostri giorni, che il pubblico, entusiasta, ha sottolineato con applausi e complimenti.