di TULLIO NUNZI

 


Ci sono segnali di attenzione verso una ipotesi di sviluppo turistico di Civitavecchia. Segnali sporadici,purtroppo,congiunturali,poco sinergici. La volontà di creare momenti di accoglienza ai croceristi,eventi musicali e non ,di qualità,che vengono riproposti annualmente. Sarebbe determinante ,però,creare un progetto sinergico,non congiunturale,ma strutturale,una consapevolezza di un percorso,affinché il turismo non venga affrontato,attraverso non solo manifestazioni,eventi,folklore(cose utili e necessarie senza dubbio)ma,,come sistema economico di sviluppo per la città,volano di una economia. Che il turismo sia un settore trasversale,che interessa diversi comparti,lo si è visto da alcuni avvenimenti che hanno evidenziato carenze non di poco conto. Un crocerista che scende da una nave sceglierà di tornare a Civitavecchia,se come biglietto da visita si presenta una stazione fatiscente,dove in un vero e proprio girone infernale,si è costretti a fare un biglietto?O dove non esiste una linea diretta per Fiumicino? Un turista di passaggio per la Sardegna,deciderà di scegliere Civitavecchia come meta turistica,dopo aver passeggiato per la Marina devastata,o dopo aver passeggiato per un centro storico dove l’arredo urbano ,eufemisticamente ,lascia a desiderare? Servirebbe la promozione e la commercializzazione di un sistema,di una marca,ma per promuovere un sistema turistico bisogna prima crearlo;Civitavecchia potrebbe fare da capofila ad un territorio fatto di turismo crocieristico,archeologico(Tarquinia)naturalistico(tolfa ed Al lumiere)marino(sanata marinella). Bisognerebbe mettere tutti ad un tavolo e cominciare ad ipotizzarlo, strutturarlo. La nuova legge regionale sul turismo prevede la costituzione di distretti turistici,e perché non pensare ad un distretto delle terme,dell’acqua,come già in altre regioni,vista la presenza delle terme o dell’aquafelix? Ormai tutti parlano di cabina di regia,io la chiamerei una sinergia di un territorio ,che a mio avviso ha tutti i fondamentali per un suo sviluppo. L’ipotesi della costruzione di un terzo aeroporto,e la centralità di Civitavecchia da un punto di vista infrastrutturale e logistico,potrebbero dare ulteriore importanza e vocazione turistica alla città. Civitavecchia in Europa è uno slogan che potrebbe avverarsi se si iniziasse a strutturare un vero sistema e si avviasse un confronto tra amministrazioni,ferrovie autostrade,imprese sindacati,lasciando da parte pregiudizi ma pensando al bene della città. Semprechè lo si voglia,si può puntare ad un sistema economico di sviluppo alternativo,cominciando a dare segnali di sinergia tra i vari soggetti interessati e non lasciando il tutto a semplici iniziative lodevoli,utili economicamente nel breve periodo,ma purtroppo non sufficienti.