di FABIO MARUCCI


«Il centrosinistra deve ritrovare le ragioni dello stare insieme. Se continuiamo a rimettere in discussione tutto e tutti la strada della riunificazione sarà lunga, ma non voglio essere provocato su questo. So di avere ancora consenso in questa città. Non sto alla finestra, non mi faccio pestare i piedi da nessuno. Voglio ritrovare le ragioni dello stare insieme, ma non mi faccio mettere da parte per questioni personali. Sono pronto a scendere in campo per rappresentare le mie ragioni, quelle del mio partito, se possibile quelle della mia coalizione. Sono pronto a combattere una battaglia dignitosa per la politica».


E’ il succo di quanto affermato l’altra sera in tv dal sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, che guarda a quanto sta accadendo nella politica locale: «Si è trattato solo di una lotta di poltrone e di potere - afferma Tidei - con l’azione di quattro personaggi che ha avuto poco a vedere con la politica. Per quanto mi riguarda, sono un manager, ritengo di avere una delle esperienze amministrative più estese in tutta la Regione, che ho messo a disposizione di Saladini, al quale non ho mai messo alcun cappello. Ho spaccato un partito, mi dispiace, pensando di fare la scelta giusta con Saladini, che si è rivelata tale, visto che abbiamo vinto». Ma dell’ex sindaco, ormai, parla solo al passato.


«Ora - prosegue Tidei - tutti dovrebbero fare un passo indietro, non servono vendette. Stabiliamo un percorso chiaro, ogni partito cerchi di indicare una figura, cerchiamo anche nella società civile, che comunque e decisiva, ma non deve essere contrapposta ai partiti. Dove la condivisione non dovesse essere possibile, ci sono le primarie». Poi, una risposta al segretario dello Sdi Mario Flamini: «Vorrei evitargli il rischio di fare il doppiogioco. Se dovesse candidarsi il commissario dell’Authority, il rischio è che qualche partito compreso forse anche lo Sdi, ma non certo i Ds, si troverà con un piede da una parte e un piede dall’altra".


E sempre sulla possibile candidatura di Moscherini: «Una città che dovesse essere governata da uno che prima è di sinistra, poi di destra che governo avrebbe? Essere di centrosinistra significa fare delle scelte precise ed io auspico un sindaco di centrosinistra».


A Santa Marinella, dove Tidei guida un’amministrazione fortemente sbilanciata verso il centrodestra, evidentemente il concetto non vale.