di MASSIMILIANO MAGRI'


A rappresentare la Lista Porro in Consiglio saranno Roberto Cosimi e Mirko Mecozzi. Fuori invece a sorpresa Mauro Iengo. È questo il risultato conseguente il riconteggio dei voti, che ha aumentato le preferenze di Mecozzi da 111 a 120 (ad essere stati “recuperati” sono, ironia della sorte, quelli della sezione nella quale ha votato tutta la sua famiglia) facendogli superare quelle totalizzate da Iengo (117), che quindi, con il terzo posto, diventa il primo dei non eletti. Una piccola rivoluzione della quale il neoconsigliere, trentaquattrenne, arbitro del CSI, si dice soddisfatto, pur esprimendo dispiacere per Iengo. «Io sono alla mia prima esperienza in politica – ha spiegato Mecozzi – e per questo intendo farmi guidare da chi ne sa più di me. Posso dire comunque – ha concluso – che l’opposizione che farò in Consiglio sarà ferma ma sempre costruttiva».
Qualche voto in più anche per Marietta Tidei che, passando da 540 a 556 voti sottrae ad Aldo De Marco il secondo posto tra i più votati. E porta proprio la firma di Marietta Tidei la lettera indirizzata a Ds, Margherita, Lista Porro e Insieme per il Partito Democratico, nella quale il consigliere diessino propone la costituzione di un unico gruppo in seno all’assise, come punto di riferimento e di aggregazione «per quanti vorranno, dopo il voto, continuare a lavorare per gli interessi generali, per i valori e i principi alla base di una sana e buona amministrazione». Un gruppo che nelle intenzioni di Tidei dovrebbe chiamarsi «gruppo del Partito Democratico. Sarebbe un importante inizio per quel nuovo soggetto che, anche a livello locale, dovrà raggruppare le forze più riformiste e più progressiste aprendosi alla società civile».
Una proposta alla quale si dice interessato Nicola Porro, che però giudica l’obiettivo non prioritario. «In questo momento – spiega Porro – il centro sinistra ha bisogno innanzitutto di ritrovarsi in una opposizione compatta. In questo senso anche la Lista Porro intende riprendere la propria configurazione originaria, come associazione politico-culturale Città di Leandro, ma con una rappresentanza consiliare rilevante (pari a quella dei Ds) che ha scelto di stare in un gruppo unito. Questo gruppo dovrà poi esprimersi collegialmente su varie questioni, inclusa quella di aderire eventualmente ad un unica sigla in Consiglio, ma solo dopo essere passata attraverso una assemblea costituente, grazie alla quale diventerà uno dei nodi di una rete civica. Intanto spero che questa realtà che raggruppa persone con sensibilità politiche differenti, diventi il luogo d’incontro tra le forze politche del centro sinistra e che faccia da stimolo per il ricambio della classe dirigente dell’Unione. Poi potremo confrontarci su tutte le proposte, anche quella di un gruppo unico, se può costituire un contributo utile alla coalizione».