LUCIANACIVITAVECCHIA - La Filt-Cgil interviene sul porto, relativamente ai possibili cambiamenti che regolano il lavoro all’interno dello scalo. «Da notizie provenienti dal Ministero di Trasporti - si legge in una nota trasmessa dalla segreteria - e trapelate per mezzo stampa, sembra essere stata partorita una normativa quadro in materia portuale che disattende ogni nostra aspettativa».Riferiscono preoccupazione per i contenuti del documento che, se confermati, oltre a destrutturare la legge 84/94, andrebbero a rompere tutti gli equilibri ottenuti «con grandi sacrifici da parte delle forze sociali, peggiorando le condizioni dei lavoratori nei porti». La regola che prevede l’estinzione del soggetto fornitore del lavoro temporaneo (articolo 17 legge 84/94 ex compagnie portuali), sostituendolo con le agenzie di lavoro interinale se approvata, secondo quanto riferito dalla Filt-Cgil, oltre a determinare la perdita di occupazione di circa 5000 lavoratori su campo nazionale, alimenterebbe il livello di precarietà di tutti i lavoratori a servizio dei terminal. «Pertanto - comunica il sindacato - in attesa di notizie certe sul contenuto della nuova normativa quadro in materia portuale e in attesa che il Ministro Matteoli si incontri con le organizzazioni sindacali nazionali di categoria, ci dobbiamo preparare per una mobilitazione che coinvolga tutti i lavoratori dei porti italiani».