CIVITAVECCHIA - Il porto di Civitavecchia si conferma come uno dei pochi scali dove si effettua la raccolta dei rifiuti in maniera differenziata spinta. I dati dei primi 9 mesi del 2008 per il servizio gestito dalla Seport indicano percentuali record anche per l’avvio al recupero, attestate al 45,5%. «Analizzando nello specifico i dati nei primi mesi del 2008 – ha affermato il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani - il servizio ecologico portuale di Civitavecchia, affidato alla società di servizi di interesse generale Seport, ha gestito, complessivamente, più di 15 milioni di kg di rifiuti prodotti da operatori portuali e dalle 3400 navi che sono transitate nel nostro scalo ed hanno usufruito dei servizi locali. Il network dei porti del Lazio – ha aggiunto Ciani - è sempre attento al rispetto dell’ambiente, all’utilizzo di fonti rinnovabili, e alla salvaguardia della qualità della vita dei cittadini, e questi dati, così come altre attività che abbiamo attuato, dimostrano che stiamo lavorando nella giusta direzione rendendo concreto il concetto di porto ecologico, che così si afferma con i fatti». Il riferimento è per le altre iniziative in materia di tutela ambientale già intraprese dall’Authority: dal protocollo d’intesa per il porto ecologico con Enel, che ha portato alla realizzazione di un parco fotovoltaico per fornire energia pulita agli uffici dello scalo, con i lavori già avviati, e che culminerà con la prima banchina elettrificata in Italia, fino alla costituzione del polo sperimentale dell’idrogeno con la Regione Lazio e all’adozione di regolamenti molto stringenti per la movimentazione delle merci polverose.