CIVITAVECCHIA - «L’indagine avviata dalla magistratura sottolinea quello che è sotto gli occhi di tutti da anni. E’ arrivato il momento di risolvere i problemi». Anche il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani è intervenuto sull’inchiesta avviata dal procuratore capo Gianfranco Amendola che, in merito alla stazione ferroviaria, ha ipotizzato i reati di interruzione di pubblico servizio ed inosservanza delle norme di sicurezza. Anche secondo il numero uno di Molo Vespucci questa potrebbe essere l’occasione per spronare tutti, Trenitalia e Rfi in primis, a risolvere quei problemi che, soprattutto, certo non aiutano a sostenero lo sviluppo crescente del traffico portuale. Secondo Ciani si dovrebbero STAZIONEdistinguere due diversi problemi: uno risolvibile, che riguarda appunto la stazione in quanto struttura. «In questo senso - ha spiegato - si può ricorrere alla vendida di biglietti direttamente sulle navi o in porto e ripensare anche al progetto della stazione marittima per differenziare i traffici». Dall’altro invece c’è il problema, secondo il presidente difficilmente risolvibile in poco tempo, e relativo alla carenza di treni e tracce. «Bisogna puntare invece allo sviluppo del trasporto regionale su ferro - ha aggiunto - potenziandolo per riuscire a rispondere alle esigenze del traffico». Dello stesso avviso anche il presidente della commissione regionale Trasporti Enrico Luciani che ha spiegato come nel Lazio ci sarebbe bisogno di almeno 200 convogli in più. «Ci impegneremo anche come commissione per smuovere ancora le acque - ha spiegato - per non farci trovare impreparati alla prossima stagione croceristica».