Quando viene fatto qualcosa di buono, purtroppo in questa città c’è la tendenza, da parte di qualcuno, di contrastare con ogni mezzo tali iniziative. Mi riferisco alle denunce subìte da parte dei gestori dei locali al Pirgo, che nel giro di due giorni hanno di fatto visto fermare parte delle proprie attività, l’uno, per quanto riguarda l’attrezzatura in spiaggia, l’altro, stando alla denuncia presentata, a causa della musica troppo alta accesa a notte fonda.
Senza voler entrare nel merito delle vicende e sicuramente tenendo sempre e comunque presente l’importanza del rispetto delle regole e delle leggi vigenti, voglio esprimere alcune considerazioni alla luce di ciò che è successo. In primo luogo, le due attività che hanno appena iniziato la stagione estiva, hanno sicuramente dato decoro e dignità alla spiaggia del Pirgo, che si trovava in stato di abbandono da anni. La loro presenza riesce a garantire la manutenzione di quel tratto di costa. Aggiungo che i due imprenditori in questione, i quali hanno investito risorse e tempo per realizzare quelle strutture, hanno creato occasioni di lavoro per molti giovani: addetti alla spiaggia, bagnini, baristi e musicisti che ogni giorno – almeno questo era ciò che si prevedeva – avrebbero potuto svolgere con passione il loro mestiere. Si tratta di decine e decine di ragazzi, che almeno durante la stagione estiva avrebbero avuto un guadagno sicuro.
Inoltre, le due strutture alle quali sono oggi contestati una serie di presunti illeciti, in poco tempo avevano già catalizzato l’attenzione dei turisti, i quali possono gustarsi l’unica spiaggia a portata di mano. La presenza di un lido attrezzato costituisce senza dubbio una vera e propria risorsa anche per quelle mamme e per quelle persone anziane che per mille motivi non possono recarsi a mare fuori città. Non riesco proprio a comprendere come si possa vedere male tutto questo. Mi chiedo come possiamo fare a trasformare Civitavecchia in una città con vocazione turistica se ogni nuova iniziativa che viene intrapresa, subisce degli stop. Come possiamo incentivare gli imprenditori cittadini a lanciarsi in nuovi progetti, se poi si devono trovare davanti al rischio di incorrere in mille problemi ed essere sbattuti con questa facilità in prima pagina sui giornali?
Senza contare che la presenza di locali notturni all’interno della città, costituisce un’autentica garanzia per i genitori dei ragazzi che evitano di prendere la macchina e contestualmente di rischiare la vita sull’autostrada o chissà dove per recarsi nelle discoteche presenti in altri posti del litorale. Ci siamo dimenticati già le stragi del sabato sera, che specie d’estate diventano un vero e proprio bollettino di guerra? E’ giusto che tutti noi, a partire dagli amministratori fino ad arrivare alle forze dell’ordine e ai singoli cittadini, prima di dare giudizi affrettati, si faccia anche queste considerazioni. Oltre a tutelare – giustamente – il rispetto della legge, occorre tutelare il buon senso e l’amore per la nostra città. Auspico quindi che i due chioschi a ridosso del Pirgo possano chiarire in breve tempo la propria posizione davanti alle autorità competenti e riprendere a pieno regime le proprie attività.
Riccardo Sbrozzi
Le considerazioni del consigliere comunale Sbrozzi ci appaiono un ben dosato mix di paternalismo e populismo. Ben vengano gli imprenditori che investono, migliorano la città e si assumono i rischi di impresa, ma nel rispetto delle regole. Non sta a noi giudicare se questo sia accaduto o meno al Pirgo. I giornali riportano le notizie. Con Sbrozzi siamo d'accordo almeno sulla conclusione: auspichiamo anche noi che i due chiosci chiariscano la propria posizione e riprendano la loro attività, offrendo i servizi ai bagnanti.