CIVITAVECCHIA - Chi giustifica il ddl sulle intercettazioni con la tutela della privacy forse dimentica che esiste già una giurisprudenza in materia: e Civitavecchia lo sa bene visto che «applichiamo da sempre l’articolo 269 del codice di procedura penale che chiarisce - ha spiegato il presidente del Tribunale Mario Almerighi - che le registrazioni sono conservate fino alla sentenza non più soggetta a impugnazione. Tuttavia gli interessati, quando la documentazione non è necessaria per il procedimento, possono chiederne la distruzione, a tutela della riservatezza, al giudice che ha autorizzato o convalidato l’intercettazione». E questa è la norma a Civitavecchia, come sottolineato anche dal procuratore capo Gianfranco Amendola, che ha chiarito come l’articolo è applicato alle indagini avviate in città.