CIVITAVECCHIA - Apparentemente davano l’idea di essere due comuni operai del cantiere Enel di Torre Valdaliga Nord, nessun problema con la giustizia, nonostante provenissero da una terra calda come la Sicilia, dove fin da piccoli si è costretti a scegliere da quale parte stare. Nulla che potesse fare sospettare i colleghi che i due gelesi fossero al centro di una brillante inchiesta condotta dalla Polizia di Stato, allo scopo di sgominare una banda dedita all’estorsione e al traffico di stupefacenti. Eppure nel tardo pomeriggio di giovedì R.G. e C.D., rispettivamente di 25 e 28 anni, sono finiti in manette, a seguito di indagini che nell’arco di venti giorni hanno portato gli inquirenti a mettere le mani su un fiorente giro di malaffare. Tutto è partito dalla denuncia presentata da un imprenditore civitavecchiese di 32 anni, stanco delle continue richieste indebite di denaro ad opera dei due siciliani. Gli uomini del commissariato di viale della Vittoria hanno così raccolto gli elementi utili ad accertare i reati descritti dal malcapitato, convincendo l’imprenditore a collaborare affinché i suoi estortori potessero essere assicurati alla giustizia. Alle 19 di giovedì è scattata la trappola: la vittima si è presentata all’appuntamento con i soldi che ha consegnato senza indugio ai due operai mentre una telecamera piazzata dalla polizia Scientifica filmava ogni cosa. Stupore tra la gente che percorrendo viale Garibaldi ha assistito alla scena, quando dal nulla sono spuntati gli agenti che prontamente hanno ammanettato e portato via i malviventi. Un’operazione condotta in stretta collaborazione con il commissariato di Gela e che a Civitavecchia ha dato i suoi frutti anche a seguito della successiva perquisizione eseguita presso il domicilio dei fermati: durante il controllo sono stati rinvenuti circa 100 grammi di cocaina e oltre mezzo chilo di hashish pronti per essere venduti. R.G. e C.D. sono stati quindi associati al carcere di Borgata Aurelia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di estorsione aggravata e concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono al vaglio degli investigatori ulteriori elementi di indagine riferiti al coinvolgimento di un terzo elemento dell’organizzazione criminale appena sgominata.