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Un momento splendido, che due mesi fa in pochi avrebbero potuto immaginare. È quello che sta vivendo il Civitavecchia Calcio, che dopo una partenza a rilento, ha messo in fila, una dietro l’altra, sei vittorie consecutive ed è potuto tornare a sperare di vivere un finale di stagione nei piani altissimi del girone A di Eccellenza e potersi giocare le proprie chance di promozione in serie D. Anche approfittando di un calendario che poteva favorire una serie positiva, la squadra di Raffaele Scudieri è riuscita nell’intento di avvicinarsi alle zone che contano. I risultati negativi nello scorso weekend di Aurelio e Campus Eur hanno consentito di fare un’altra cosa che doveva essere nelle mire del gruppo, ovvero quella di superare qualcuna delle dirette concorrenti, cosa che è accaduta con le tigri bianconere. Basti pensare che ora sono solamente due le lunghezze di distacco dalla seconda posizione, ovvero quella che conduce ai playoff nazionali, occupato in questo momento dal Montespaccato. In testa il Pomezia con 42, che, però, ha solamente quattro punti di vantaggio sul Civitavecchia, il quale ha un percorso già avviato, mentre altre dirette concorrenti, come lo stesso Pomezia o la Rieti, hanno recentemente cambiato allenatore.
«Mi sta piacendo molto l’attaccamento e la forza del gruppo - commenta il presidente nerazzurro Patrizio Presutti - anche l’espressione di gioco che abbiamo avuto negli ultimi due mesi mi sta soddisfacendo, già da quando i risultati ancora non erano arrivati. È un gruppo coeso, che crede in quello che fa. È la cosa più importante. Quando diamo il massimo è difficile batterci, come dico sempre ai ragazzi».
Valore aggiunto nel cambiamento di classifica è stato sicuramente il mercato, operato dal direttore sportivo Daniel D’Aponte, di concerto con mister Scudieri e la dirigenza con Furio e Valerio Fischer, oltre a tutto lo staff, con i vari pezzi che si sono aggiunti al puzzle che hanno già dato il loro apporto e non hanno bisogno di un grosso periodo di ambientamento. Scalzone ha già formato una coppia d’attacco importante con Vittorini. Sia con la Citizen Academy che contro la Romulea i due si sono cercati molto per favorire le azioni d’attacco. Vittorini ha dimostrato ancora una volta il suo attaccamento, lasciando il rigore che si era conquistato a Samuele Cerroni, non segnando così il suo 20° gol in campionato e non proseguendo la sua “lotta” per la classifica cannonieri con Damiani, che qualche ora prima aveva segnato un poker. Petrini sta avendo un momento di pausa per problemi fisici, ma si è presentato con un gol da tre punti contro la capolista Pomezia. Papaj ha già dimostrato di saper stare nel reparto di centrocampo, molto più rispetto a Ngom, e di non far calare troppo il livello di gioco con l’assenza di Sevieri, anche lui bloccato ormai da 20 giorni da infortuni. Praticamente tutta la tifoseria nerazzurra ha condiviso la decisione della società di inserire nel braccetto di sinistra di difesa Pompei al posto di Carta, con la speranza e la certezza che lo scivolone di domenica scorsa sia stato solo un dolcetto di Carnevale spedito in anticipo. Tra i pali Gonzalez è una valida alternativa a Midio e sta piacendo molto a Scudieri, che lo ha tenuto in campo nonostante il rientro del giovanissimo civitavecchiese. Anche Petruccetti, quando è stato chiamato in causa, non ha demeritato. E poi ci sarà modo di scoprire meglio anche Territo e Legnante, con il primo che si è visto per alcuni spezzoni e il secondo arrivato da poco.
«Gli ultimi inserimenti sono stati importantissimi - riprende Presutti - ci hanno portato qualcosa in più, da parte di ognuno, sia a livello di esperienza, che di freschezza atletica e di personalità. Tutti i tasselli sono al posto giusto. Stiamo facendo bene, lo dice il campo e lo dicono i risultati. Dobbiamo sempre stare con i piedi ben saldi per terra, visto che la strada è veramente lunga. Stiamo facendo cose importanti, ma in teoria non abbiamo fatto ancora niente».
Un percorso di spessore, arrivato nonostante il fatto, come si evince dai discorsi degli addetti ai lavori, inerente ai budget delle squadre che sono state costruite per raggiungere gli scalini più vicini alla serie D, con società che avrebbero fatto investimenti molto più pesanti rispetto a quelli del Civitavecchia.
«Mister Scudieri ha tantissimi meriti - conclude Patrizio Presutti - ha permesso al Civitavecchia di fare un salto di qualità proprio come società. È arrivato in un momento dove c’era un po’ di scoramento, viste le vicissitudini di mister Stefano Manelli, pian piano ha ricostruito questo puzzle pezzo per pezzo, fino a quello che stiamo vedendo ora. La società è stata determinante, questa volta ce lo possiamo prendere il merito. Nel momento difficile forse distruggere era la cosa più semplice da fare, invece noi siamo stati vicino alla squadra, abbiamo creduto nelle nostre scelte e abbiamo creduto nei nostri uomini. Il tempo, per ora, ci ha dato ragione. Ora vedremo quello che accadrà da qui a maggio».
E domenica ci sarà una sfida davvero interessante e importante, quella sul campo dell’Aurelio. A Primavalle il Civitavecchia ci ha già giocato e vinto per 3-0 in questa stagione, ma in Coppa Italia, estromettendo dal torneo gli uomini di Zappavigna.
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