Alla Civitavecchia sportiva non è mai piaciuto credere alle favole, tantomeno alle prime dicerie che come spesso accade (praticamente sempre) si iniziano a dire già dal giorno stesso quando un semplice allenatore si dimette o viene esonerato. “Ora viene il tecnico forte da Roma che ha fatto bene con ...”, “Ora chiamano per forza il mister che ci deve portare in D”, “Ora chiamano quell’allenatore che doveva venire lo scorso anno” e così via. Praticamente quello che è accaduto anche qui a Civitavecchia, dopo che hanno preso due strade diverse le vicende sportive del tecnico Paolo Caputo (arrivato a febbraio per sostituire l’esonerato Bifini) e del Civitavecchia Calcio1920, ma con una sola e piccola determinante differenza: il toto allenatore non è mai iniziato, o ancora meglio, non è mai esistito, come le voci su un possibile interessamento del club da parte dell’imprenditore ed ex presidente della società Viterbese quando militava in Serie C Piero Camilli. Camilli - senza la possibilità di avere lo stadio “Fattori” - non ha mai messo piede in città, diversamente da qualche impresario proveniente dalla Capitale che almeno un colloquio con i massimi vertici societari l’ha sostenuto.

Ritornando alla questione del nuovo allenatore. I vari Manelli, Scudieri, Boccolini. Nulla di concreto. Soltanto la bella idea di portarli in città per sognare in grande. Il nome è sempre stato soltanto uno: quello di Daniele Fracassa. Ma non solo in quest’ultimi giorni, in cui la possibilità che sia lui a sedersi sulla panchina nerazzurra ha preso corpo, bensì dallo scorso anno, quando già doveva essere proprio Fracassa la guida tecnica della “Vecchia”, anziché Alessio Bifini. Poi, invece Fracassa è rimasto ad allenare il Tolfa fino a due settimane fa.

L’accordo si sarebbe trovato nel pomeriggio di giovedì, durante un pranzo svoltosi in un ristorante del centro cittadino. Un pomeriggio che si sarebbe concluso con una decisiva intesa, che dovrebbe portare l’allenatore civitavecchiese alla guida della prima squadra della città. Dunque, se fosse così, obiettivo centrato. D’altronde si realizzerebbe un sogno per Fracassa, negli ultimi anni sempre al comando di compagini militanti nel campionato di Promozione, dove bene ha fatto: dalla super annata con la Csl Soccer nella stagione 2018/2019 con cui si classificò al sesto posto, alla stagione seguente con il Città di Cerveteri con cui conquistò l’Eccellenza nel maggio del 2020. Poi le stagioni del Covid-19 e infine gli ultimi due anni in collina con il Tolfa, con la formazione biancorossa sempre nelle prime posizioni della classifica e per ben due volte in semifinale di Coppa Italia. Bene così verrebbe da dire. Almeno per la società del Civitavecchia e per l’allenatore stesso, alla sua prima vera e propria esperienza in Eccellenza.

Ci sarà tempo per i commenti, d’altronde l’ufficialità non dovrebbe tardare ad arrivare, essendo il tecnico già libero e i tifosi non tarderanno a commentare la scelta che farebbe parte di un progetto più ampio di rilancio dell’obiettivo Serie D, sfumato anche quest’anno dopo un campionato di vertice e al termine del “famoso” progetto triennale per cercare di riportare la società nel semiprofessionismo.

L’impressione è che il binomio Iacomelli-Presutti (che poi significa anche Scilipoti, ndr) non voglia di certo mollare, ma sia pronto a rilanciare, magari passando a un triumvirato al vertice, con uno sponsor che voglia far parte in prima persona del progetto stesso.

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