Sarà un mercoledì di delicati verdetti per il Civitavecchia Calcio, che ha una missione importante nella Coppa Italia di Eccellenza. Alle 18, orario insolito, ma non per la W3 Maccarese, che gioca le sue gare casalinghe infrasettimanali in questo slot, ci sarà il ritorno dei quarti di finale. Si riparte dall’1-1 di due settimane fa, quando Fè portò in vantaggio i bianconeri con un tiro dalla distanza sporcato dalla difesa e nel momento nevralgico del secondo tempo Contini riuscì a riportare la parità in mischia. Come sempre, ricordiamo che ancora vige la regola dei gol in trasferta, per cui con un pareggio per 0-0 a qualificarsi sarà la W3 Maccarese, mentre da 2-2 in su, a passare sarà il Civitavecchia. Bisogna anche ricordare che non sarà a disposizione bomber Manuel Vittorini. È vero che la disciplinare ha ridotto le sue giornate di squalifica da tre a due, ma è anche vero che deve scontare ancora la seconda. E va anche detto che Gianmarco Carta ha giocato la gara d’andata con il Civitavecchia, mentre il ritorno lo farà in bianconero, visto che, nel frattempo, ha cambiato squadra. Abbiamo chiesto alla dirigenza come mai sia stato permesso al difensore di passare alla W3 prima dell’incrocio di Coppa, invece di attendere, salomonicamente, che passasse mercoledì. Dalla società hanno fatto sapere di essere superiori a certi discorsi ed a non avere difficoltà a ritrovare Carta da avversario. Indiscrezioni indicano che mister Raffaele Scudieri avrebbe deciso di fare allenare la squadra in queste ore in orario notturno all’Ivano Fronti di Santa Marinella, che avrebbe un’illuminazione simile a quello del W3 Stadium, dove si giocherà l’incontro in oggetto. Un dettaglio che confermerebbe la minuziosità e la concentrazione capillare che il tecnico chiede ai propri giocatori. Da verificare quella che potrà essere la formazione, stante il dubbio riguardante il portiere Midio, dopo l’infortunio alla caviglia che l’ha costretto ad abbandonare la gara di domenica scorsa, nella quale il Civitavecchia ha fatto il gran colpo, sconfiggendo per 1-0 la capolista Pomezia. Ma ora c’è il terreno della Coppa Italia, dove i nerazzurri hanno stentato in casa, con tre pareggi su tre, conquistandosi poi sempre la qualificazione vincendo lontano da casa. Accadrà anche questa volta? Il detto dice “non c’è due senza tre”, ma si tratta, per l’appunto, di un detto popolare. Dal “detto” al “fatto”, pensando a quello che ha fatto domenica scorsa Andrea Petrini, che ha segnato, da quel che ha riferito ai microfoni a fine partita, il suo primo gol della carriera di testa. E l’ha fatto nel momento più importante della stagione del Civitavecchia in questo momento, che è riuscito a fermare la capolista Pomezia, inciampata per la seconda volta consecutiva, dopo lo stop interno contro il Valmontone. «Non c’è stato nemmeno il tempo di festeggiare il successo sul Pomezia – afferma il nuovo arrivato Andrea Petrini – che subito dobbiamo pensare ad una sfida fondamentale come quella contro la W3 Maccarese. Il Pomezia è una squadra che tutti vorrebbero battere. Noi ci siamo riusciti, meritando di vincere, ora ci attende una sfida importantissima. Ci teniamo tutti, a partire dal mister. Vogliamo passare il turno, ma la gara sarà molto difficile. La W3 è una delle squadre meglio messe in campo nel nostro girone». Per Petrini è stato difficile o facile gettarsi subito in una nuova esperienza a Civitavecchia, squadra a cui sono richiesti subito risultati importanti per risalire la classifica? «Domenica prima di entrare ero molto teso – riprende Petrini – perché comunque ho vissuto mesi un po’ difficili, avevo voglia di riprendermi da subito. Per come è andata, credo che di meglio non potevo chiedere. Vincere per 1-0, con un gol mio contro la prima classificata è stato un esordio perfetto. Ci sono richiesti risultati importanti perché la squadra è molto forte. Siamo guidati da un mister altrettanto bravo, secondo me il migliore della categoria. Abbiamo una rosa valida, che merita di stare là sopra, dipenderà soprattutto da noi». Petrini fa parte del gruppo da pochi giorni, ma già è riuscito ad “imporre” simpaticamente un tormentone all’interno dello spogliatoio, ovvero la canzone “Pedro” di Raffaella Carrà, in omaggio al nomignolo Petro. «Anche l’anno scorso – conclude Petrini – quando si vinceva, canticchiavamo questa canzone. È stato Thomas Funari, con cui ci conosciamo da parecchi anni, appena ero entrato, è stata la prima cosa che ha fatto». Funari si conferma elemento perno dello spogliatoio, in quanto anche Gonzalo Rodriguez, recentemente, aveva fatto dichiarazioni molto entusiaste sul difensore nerazzurro. Per questa gara è stato designato l’arbitro Matteo Fumi della sezione di Ciampino. I suoi assistenti saranno Andrea Garcea di Roma 1 e Simone Morlacchetti di Roma 2.

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