C’è solo un risultato a disposizione per il Civitavecchia Calcio nel nuovo turno di Eccellenza, il quinto per il girone di ritorno. Alle 15, con cambio d’orario da questo turno per le gare interne per l’allungamento delle giornate, ci sarà la sfida contro l’Audace, squadra di Genazzano impelagata nella lotta per non retrocedere. Proprio per questo motivo la squadra di Raffaele Scudieri non può sbagliare, per riprendere a macinare punti dopo il pareggio per 0-0 sul campo dell’Aurelio, gara nella quale per la prima volta in campionato i nerazzurri non hanno segnato. Tra l’altro i romani chiusero la porta anche nell’andata di Coppa Italia, salvo venire travolti dal ciclone Vittorini nella sfida di ritorno a Primavalle. Contro l’Audace non scenderanno in campo i fratelli Cerroni: Samuele è finito sull’elenco dei cattivi del giudice sportivo per delle affermazioni non proprio tenere nei confronti della terna arbitrale. La squalifica per due giornate lo toglierà dall’elenco dei disponibili anche per la grande sfida della prossima domenica sul campo del Montespaccato. Paolo salterà anche lui l’Audace, ma per aver raggiunto la quinta ammonizione stagionale. E poi una brutta gatta da pelare. L’esterno sinistro Contini ha subìto un brutto infortunio domenica scorsa in uno scontro di gioco contro l’Aurelia ed ha rimediato la frattura dello scafoide. La diagnosi non concede repliche, serviranno due mesi al giocatore per poter rientrare, cosa che potrà fare solamente nel rush finale del campionato. Quindi c’è la possibilità di tornare a vedere Funari andare ad arare la fascia sinistra. Da un’altra parte bisognerà aggiungere un altro under: vista la contemporanea assenza di Paolo Cerroni, si potrebbe risolvere inserendo Territo nel trio difensivo? Oppure Funari dietro e Territo adattato a sinistra? Ci sarà sicuramente molta attesa per la lettura della formazione titolare nel prepartita. E non è escluso che ci possano essere altre situazioni a tenere banco per l’undici che scenderà in campo. «Abbiamo preparato normalmente questa partita - spiega il portiere Igor Gonzalez Benz - non facciamo differenze tra prima in classifica o chi lotta per non retrocedere. Quello che conta è l’aspetto mentale, ovvero mantenere la concentrazione giusta su ciò che bisogna fare. Vogliamo vincere, il nostro obiettivo è chiaro; portarci a casa questo campionato. È una cosa che il nostro spogliatoio conosce bene. Contro l’Aurelia abbiamo disputato una buona partita. Purtroppo non sono arrivati i tre punti. Penso che il pareggio è un risultato importante, in quanto abbiamo incontrato una squadra forte, oltre al fatto che abbiamo giocato in trasferta». Al Vittorio Tamagnini mancherà uno dei protagonisti più attesi, ovvero Gian Luigi Staffa, sollevato recentemente dall’incarico da parte della società, che in queste settimane ha avviato un percorso di rinnovamento dal punto di vista dirigenziale. Staffa ha giocato e vinto la Coppa Italia del 1994 con il Civitavecchia e poi l’ha allenato a più ripreso in passato, tra cui anche nell’annata del terzo posto e il -1 dai playoff nazionali. Il posto di Staffa è stato preso da Paolo Mazza, tecnico di origini sanmarinesi, molto navigato, con esperienze importanti in serie C1 e C2 e nell’ambito regionale conosciuto per quanto fatto soprattutto a Pomezia, Guidonia e Fiumicino. Il Civitavecchia deve farsi trovare pronto per non perdere ulteriore contatto dai posti che contano. È bastato un pareggio per far ripiombare i nerazzurri a -6 dalla vetta della classifica, con il Pomezia a veleggiare, mentre il secondo posto, occupato proprio dal Montespaccato, ad oggi è distante quattro lunghezze. Ma come si sta trovando il portiere spagnolo Gonzalez nella sua esperienza a Civitavecchia? «I miei compagni stanno avendo molto rispetto nei miei confronti - riprende l’ex Unipomezia classe 2005 - sia i più grandi che i miei coetanei, cosa che avviene anche con i miei compagni. Anche la società si comporta molto bene con me. Sto notando che è facile stringere bei rapporti con tutti quanti. La lingua spagnola? Nessuno dei miei compagni la parla, anche perché io con loro mi relaziono sempre in italiano. Mister Scudieri parla molto bene la mia lingua, quando sono arrivato ho parlato molto con lui in spagnolo». Sappiamo che ci sono molte differenze nell'interpretare il calcio tra l’Italia e il paese iberico. Ma ce ne sono tante anche per quanto riguarda i portieri? «Le differenze sono sottili - conclude Igor Gonzalez - non ne ho notate tante. Molti aspetti sono simili. Il modo di intendere la tecnica è un po’ diverso. I portieri spagnoli giocano di più con i piedi e lo fanno anche al di fuori dell’area di rigore». L’incontro sarà diretto da Jacopo Bertini della sezione di Rieti, alla sua seconda presenza in Eccellenza. Ad assisterlo ci saranno Leonardo Degli Abbati e Guglielmo Iozzia , entrambi appartenenti alla sezione di Roma 1.

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