di MATTEO CECCACCI



Partiamo da un dato: quest’anno il totale delle plusvalenze in serie A ammonta a 717 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi sui conti del calcio italiano. Pensate che un terzo della cifra l’hanno prodotta due club soltanto: Juventus e Roma, rispettivamente con 113 e 132 milioni, che nel bilancio appena chiuso frutteranno una vera e propria boccata d’ossigeno.

Ma tutto questo non è un caso, perché se la Juventus è il club che spende di più per pagare gli stipendi ai propri tesserati, la Roma è tra quelle che spende di più sul mercato, appesantendo il bilancio di costi altissimi per i cartellini. D’altronde, più vendi, per lucrare plusvalenze, più dovrai comprare. Più compri, più appesantisci i conti. Un circolo vizioso che si autoalimenta fino a che la bolla non esploderà.

All’interno di questo circolo vizioso ci si è trovato il civitavecchiese Andrea Romagnoli, ceduto al club russo dello Spartak Mosca per 2,5 milioni di euro. Il giovane portiere, classe 1998, ventuno anni il prossimo 29 luglio, dopo una breve parentesi da piccolo al Civitavecchia Calcio 1920, nel 2009, all’età di undici anni, è subito approdato al centro sportivo Fulvio Bernardini di Piazzale Dino Viola, quando alla guida della Roma c’era addirittura Rosella Sensi. Da quel momento un percorso straordinario, la maglia giallorossa non se l’è più tolta. Campionati nazionali fino alla titolarità in Primavera, arrivando alle presenze in serie A e in Champions League stando in panchina con Di Francesco, senza però mai esordire.

Nel 2018 poi l’inizio dei trasferimenti: a giugno in Lombardia con il Renate in serie C, anche qui nessuna presenza, poi a gennaio l’approdo a Pistoia, in Toscana, sempre in serie C con la Pistoiese, dove poco prima c’era Lorenzo Crisanto, suo compagno per tanti anni in Primavera costretto ad andare via a causa del poco spazio trovato.

Cinque mesi dopo la notizia che bene o male ha colto di sorpresa tutti: Andrea Romagnoli via dalla Roma, ceduto insieme all’attaccante Ponce allo Spartak Mosca, oltre ai difensori Manolas e Luca Pellegrini. Motivo? Bilancio in rosso, la missione di chiudere l’esercizio finanziario del 2018/2019 entro i limiti stabiliti dalla Uefa nel Fair Play Finanziario era da compiere e la Roma ad oggi ce l’ha fatta, merito anche della cessione di Romagnoli. La trattativa, che ha fruttato 2,5 milioni di euro nelle casse del club di James Pallotta, è stata portata avanti dagli agenti Fabrizio Ferrari e Francesco Ducci.

Per Romagnoli due anni di contratto da 50mila euro l’anno più bonus. Firma già stilata e sbarco in Russia già avvenuto. L’avventura allo Spartak Mosca con Oleg Kononov in panchina adesso può iniziare.