Il capitano della RIM Cerveteri, Manuele Parroccini, tra presente e futuro.

Sabato è convolato a nozze con Cristiana, ora è in luna di miele a Formentera, quando ritornerà sarà subito impegnato con la sua squadra che disputerà il campionato di serie C.

Capitano, intanto come va?

«Bene, molto bene. Ho raggiunto due grandi obiettivi quest'anno, il matrimonio che è recente, e la promozione con la RIM, che in realtà è il mio terzo figlio. A questi colori sono legato, li sento miei. Quando smetterò, non so quando, mi dedicherò a far crescere il club. Lo merita».

È troppo presto per parlarne?

«Largo ai giovani, non possiamo perderli. Dobbiamo fare una politica rivolta alla rigenerazione, altrimenti chi fa basket comincia a stufarsi, molla e si spreca quella che poteva essere una risorsa».

La vostra è una squadra giovane?

«Siamo un mix di esperienza e bella gioventù, nel senso che i giovani sono il nostro motore. In questa stagione hanno fatto la differenza, sono stati determinati per vincere. Stiamo costruendo una squadra intorno a loro, partendo da un principio base, che è quello di avere una visione futura. Non vogliamo come è successo anni fa che il basket a Cerveteri si interrompi, vogliamo lasciare una bella eredità, portando Cerveteri al centro del settore cestistico del litorale».

Per concludere, siete pronti per il prossimo campionato?

«Ci siamo, la squadra è in fase di ultimazione. A giorni annunceremo gli acquisti, ne saranno pochi, ma mirati alle esigenze di coach Russo. Giocheremo al pallone di Valcanneto, è idoneo per fare la C. Certo, non avremo lo stesso seguito che avremmo se giocassimo a Cerveteri, anche se sono sicuro che ci seguiranno e inciteranno».

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