di RICCARDO VALENTINI



Con l’avvento di Tidei sindaco tante cose potrebbero cambiare all’interno del Civitavecchia Calcio, ma non è detto che possano rimanere le stesse, con Clemeno ancora alla guida del club nerazzurro. Tanti punti interrogativi che difficilmente si scioglieranno nel breve termine. Uno degli interessati all’acquisizione del Civitavecchia Calcio è l’avvocato romano Giuseppe Scavuzzo, quest’inverno per due mesi socio della squadra.

Avvocato, quale è la sua posizione nei confronti del Civitavecchia Calcio?

«Come tutti sanno ho corrisposto una ingente somma di denaro a dicembre per avere una quota di partecipazione per un terzo dell’associazione sportiva. Poi questa non è arrivata, non sono stato nominato come promesso vicepresidente, e allora ho deciso di farmi da parte finchè non fossi ufficializzato».

E ora? Quali sono i rapporti con Clemeno?

«Mi ci sono sentito spesso,  anche in tempi recenti. L’ultima telefonata l’ho ricevuta sabato, ma pochi giorni prima ero andato insieme a Clemeno a parlare con Moscherini: si chiedeva un mio ritorno, ma senza atti formali e ufficiali io non faccio niente».

Sarebbe in grado da solo di sorreggere un impegno gravoso come il Civitavecchia?

«Ho due imprenditori potenti, forse tre, pronti ad investire in questa realtà, e visti i tempi di crisi non è mai facile portare soldi e investitori da qualche parte. Certo però che non posso dare loro in cambio solo promesse. Ho avuto anche trattative con club lontani da Roma, li ho messi in stand by perchè con la mia situazione lavorativa non sarebbe semplice».

Per lei che è un uomo del centrodestra, sarebbe un problema collaborare con Tidei, esponente del Pd?

«Ho agganci importanti qui a Roma con persone del centrodestra, ma io personalmente non ho nessuna tessera di partito nè ho mai fatto attivamente politica. Sono quindi pronto al dialogo con Tidei».

Giudica un errore la scelta di Clemeno di schierarsi con Moscherini?

«I fatti hanno dimostrato che ha scelto il cavallo perdente, ora non so quali siano le sue intenzioni, certo che andare avanti per lui sarà quanto meno problematico, anche perchè mi risulta che tanti impegni degli ultimi due mesi e mezzo non sono stati mantenuti. Chi subentrerà quindi dovrà pagare dei debiti, difficile quindi che lui possa chiedere una somma ingente per il passaggio di consegne. Staremo a vedere».